Un Natale qualunque, in una casa qualunque, arriva Babbo Natale, che deposita i regali sotto l'albero e riparte con la sua slitta. La mattina, il risveglio è emozionante.
"Vieni a scartare i regali! Guarda! Qui c'è scritto il tuo nome."
"MAMMA! GUARDA! MI HA PORTATO LA BAMBOLA CHE VOLEVO! IL CICCIOBELLO BUA!"
"Bene! Apriamo allora."
"Ha il ciuccio."
"Sì, proviamo a toglierlo."
"PIANGE!"
"Forse gli devi misurare la febbre."
"Sì, dovrò dargli anche lo sciroppo."
"Così guarisce."
"Mamma, ma anche tu avevi le bambole da piccola?"
"Qualcuna, sì."
"E le portavi in passeggino?"
"Non avevo il passeggino, però mi prendevo cura di loro. Mi esercitavo per quando avrei avuto dei figli."
"Anche io avrò dei figli."
"Se vorrai."
"Mi devo esercitare allora, così poi saprò fare tutto."
"Bene."
"E sarò bravo come papà."
"Speriamo."
Stupendo. Non dico altro.
RispondiEliminaCiao, mi chiamo Valeria e da quando ho scoperto il tuo blog non vedo l'ora di leggere un tuo nuovo post. Non ho mai commentato prima d'ora, oggi voglio solo farti tanti complimenti, perchè penso che i tuoi figli siano molto fortunati! Bravissima!
RispondiEliminavaleria
Ciao Valeria, benvenuta :)
RispondiEliminaFantastico!... il post, il figlio e la mamma!
RispondiEliminaSono capitata qui per caso, ho letto il tuo post e sono rimasta piacevolmente sorpresa: bella sensazione :-)
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