Che gioia, che felicità. Ce l'ho quasi fatta: ho quasi finito di comprare tutti i regali di Natale, ho quasi finito di lavorare, ho quasi finito di fare la spesa per la cena della vigilia (ho addirittura già ordinato il pesce), ho quasi tutto sotto controllo. Quasi. Sono abbastanza soddisfatta, dai. E poi per me Natale è speciale a prescindere. Cioè, resto sempre la solita cinica e acida di sempre, ma sensibilmente di meno. Perché a Natale è nato il mio primogenito. La notte di Natale proprio, all'una e quaranta. Amore. In sala d'aspetto c'erano circa una decina di amici e parenti che attendevano con ansia l'arrivo di questa creatura. Qualcuno giocava a carte, qualcuno intonava canzoncine di Natale. Poi sono tutti andati ai rispettivi cenoni. Poi sono tornati. E alla fine ce l'ho fatta. È nato Lorenzo. Però non è vero che uno si dimentica del parto. No. Non è vero che alla fine penso solo alla magica notte di Natale. No. Un cazzo proprio.
Avevo le doglie da due giorni. Poi in ospedale mi hanno dato l'ossitocina per farle aumentare. Poi ho chiesto l'epidurale. Poi l'ho richiesta. Poi l'ho supplicata. E mi hanno detto che non c'era l'anestesista. Poi che dovevo fare un cesareo. E l'anestesista improvvisamente c'era. E me l'hanno fatta l'epidurale. Per il cesareo.
Alla fine ero contenta. Era nato Lorenzo. Era la notte di Natale. Ero viva. Però mi è sempre rimasta la sensazione che il bambino avrebbe potuto nascere anche col parto naturale. Magari avendo un po' di pazienza. Magari facendomi l'epidurale, così mi sarei riposata un po'. Magari se non fosse stato il 24 dicembre e i medici fossero stati un po' meno scazzati. Chissà.
Comunque, due anni e otto mesi dopo, quando doveva nascere il mio secondogenito, non ho voluto farmi fregare: ho firmato settecento carte per partorire naturalmente e CON epidurale. Inizio il travaglio e vado tranquilla. Poi arrivo a quel punto per cui ti accorgi che devi prenderti qualcosa. Come quando hai mal di testa e aspetti un po' di vedere come va, perché non vuoi subito imbottirti di analgesici. A volte passa da solo, a volte rimane blando e non prendi niente, ma a volte ti scoppia irrimediabilmente e devi per forza farti di Aulin. Ecco, in sala parto, ero arrivata a quel punto. A quel punto c'è stato un breve ma intenso scambio di battute tra me e l'ostetrica che mi assisteva:
"Voglio l'epidurale".
"Sì, ora vediamo".
"No, la voglio subito, ho firmato, ho fatto le analisi".
"Ma sta andando bene..."
"No, TU stai andando bene, brutta puttana".
E ho partorito come Eva nella Bibbia. Con quel fottuto dolore. Che poi voglio vedere cosa ha partorito Eva. Perché probabilmente all'epoca, al di fuori del giardino dell'Eden, non era facile come oggi procurarsi del cibo e ingrassare. Non era facile essere in piena salute per tutti e nove mesi della gravidanza. E quindi non credo che nascessero bambini al di sopra dei 2 chili e mezzo. Ecco. Il mio secondogenito pesava 4 chili 350. Ricordo ancora il ginecologo di turno che ogni tanto entrava in sala parto e diceva: "Ah sì, è brava la signora". Come se dovessi fare qualcosa di eroico. Certo, di sicuro qualcosa di meglio del suo stupido lavoro. "Ehi, vedi di fare il bravo anche tu e chiamami quel cazzo di anestesista per cortesia".
La mattina dopo, nella mia stanza nel reparto con altre due neo mamme, mi monta l'incazzo. Le due si alzano dai loro letti come cerbiatti in primavera. Una si fa la doccia e poi si pettina i capelli. L'altra saltella tra la culla e la scatola di cioccolatini sul mobiletto accanto al letto. Si lamentano del fastidio sulla schiena, in prossimità del punto in cui hanno praticato l'epidurale. Poverine. In tutto questo io resto immobile. Seduta sulla mia ciambella. Guardando con odio qualsiasi essere umano con normali capacità motorie. I loro neonati pigolano con i loro 2 chili e tre di peso. Il mio barrisce, suscitando espressioni di disappunto tra i visitatori presenti.
Comunque quello che volevo dire oggi, sotto Natale, sotto i buoni sentimenti e sotto i buoni propositi, è: FATELE QUESTE EPIDURALI! Che siamo nel 2012. Che le donne lavorano. Che la madre che soffre non è necessariamente una buona madre. Che ognuno deve avere la libertà di scegliere e io scelgo la libertà di partorire senza dolore. Come quella mia amica che ha pure dormito, durante le doglie. La stronza. E soprattutto, l'epidurale è inserita nei livelli essenziali di assistenza. Come dire che è un diritto di base. Come misurare la febbre a uno con la polmonite. La vogliamo finire di ragionare come nel Medioevo? Che poi, cari ginecologi italiani, se è tanto importante per voi che il parto debba avvenire come nella preistoria, allora che li fate a fare tutti quei cesarei, tanto da superare di gran lunga la media europea? Com'è? Il cesareo va bene e l'epidurale no? E leggetevi questo articolo.
Dai, ditemi qualche cattiveria, adesso.
La mattina dopo, nella mia stanza nel reparto con altre due neo mamme, mi monta l'incazzo. Le due si alzano dai loro letti come cerbiatti in primavera. Una si fa la doccia e poi si pettina i capelli. L'altra saltella tra la culla e la scatola di cioccolatini sul mobiletto accanto al letto. Si lamentano del fastidio sulla schiena, in prossimità del punto in cui hanno praticato l'epidurale. Poverine. In tutto questo io resto immobile. Seduta sulla mia ciambella. Guardando con odio qualsiasi essere umano con normali capacità motorie. I loro neonati pigolano con i loro 2 chili e tre di peso. Il mio barrisce, suscitando espressioni di disappunto tra i visitatori presenti.
Comunque quello che volevo dire oggi, sotto Natale, sotto i buoni sentimenti e sotto i buoni propositi, è: FATELE QUESTE EPIDURALI! Che siamo nel 2012. Che le donne lavorano. Che la madre che soffre non è necessariamente una buona madre. Che ognuno deve avere la libertà di scegliere e io scelgo la libertà di partorire senza dolore. Come quella mia amica che ha pure dormito, durante le doglie. La stronza. E soprattutto, l'epidurale è inserita nei livelli essenziali di assistenza. Come dire che è un diritto di base. Come misurare la febbre a uno con la polmonite. La vogliamo finire di ragionare come nel Medioevo? Che poi, cari ginecologi italiani, se è tanto importante per voi che il parto debba avvenire come nella preistoria, allora che li fate a fare tutti quei cesarei, tanto da superare di gran lunga la media europea? Com'è? Il cesareo va bene e l'epidurale no? E leggetevi questo articolo.
Dai, ditemi qualche cattiveria, adesso.
Solidarizzo, e se vuoi ci aggiungo un campionario di ingiurie da indirizzare al personale medico e paramedico sadico e misogino. Comunque buon Natale e buon compleanno al primogenito.
RispondiEliminaquel che mi fa ridere (si fa per dire, chiaro!) è che ti inducono il travaglio senza problemi, con tutto ciò che ne consegue (tra i quali l'aumento della violenza delle contrazioni, e del dolore) ma poi l'epidurale no, perché "devi partorire da sola"
RispondiEliminaOssitocina e Cesareo invece gli fan comodo per organizzarsi il fine settimana, agli stronzi!
Le ingiurie mandale alle ostriche...ehm, ostetriche... sai quante volte, da anestesista, ci litigo= del tipo che chiamano, io arrivo, poi mi dicono "ah no scusa...la signora è a 7 cm.. mica gliela vorrai fare..." e io ovviamente gliela faccio!
RispondiEliminain sala parto "ti prego fammi l'epiduarle" "certo, ah...ti hanno detto che puoi rimanerci paralizzata?"..... Dopo il parto ancora in sala parto senza epidurale, in nessun momento. "hai fatto la pipì?Ah no? Ah ok allora ti metto il catetere"...e ho detto tutto.r
RispondiEliminaé incredibile ... all'estero (in Spagna) è quasi impensabile un parto naturale senza anestesia. lo danno per scontato, com'è giusto che sia ... e invece qui a supplicare epidurali... complimenti per un parto naturale dopo un cesareo e con un bimbo di oltre 4 kg ... anche questo in altri Paesi non è nemmeno contemplato... troppi i rischi per la mamma... forse la considerazione che sia ha per la donna qui è un po' inferiore al resto d'Europa, o sbaglio ?????
RispondiEliminaIntanto grazie all'anestesista che pratica le epidurali nonostante le resistenze delle ostriche. A volte andrebbe somministrato qualcosa anche a loro, credo. Per quanto ce ne siano di bravissime in giro.
RispondiEliminaBarbara: certo che la considerazione della donna in Italia è inferiore rispetto al resto d'Europa. Sennò che lo scrivevo a fare questo blog? :)
Quoto Laila in pieno!
RispondiEliminaQuando ho letto ostetrica brutta Troia ho pensato ecco hai scritto una cosa perfetta , loro godono nel vederti soffrire e poi dato che studiano per ben 5 anni , non potrebbero insegnare a fare l epidurale invece di propinare cazzate sulla musica e la luce soffusa ??? baci Veronica
RispondiEliminaMitica Bika :) Approvo in toto: mio figlio pesava la metà del tuo e il parto (contro ogni loro aspettativa) è durato poco, ma con una pera di 4 ore di ossitocina (più varie infusioni nei due giorni precedenti) le contrazioni sono partite subito violente...era mattina (quindi non c'erano problemi di turni notturni) ma ovviamente la risposta alla richiesta di epidurale è stata "adesso vediamo...non c'è...non può...". Nel mio caso è andata bene così, appunto è durato poco, ma è pura fantascienza la loro fissa per farti partorire senza epidurale...
RispondiEliminaLe ostetriche, però, sono state tutte eccezionali.
se può consolarti, anch'io stavo male dopo. anche se l'epidurale l'ho avuta, e ho avuto un'ora e mezza di sollievo da quelle maledette contrazioni. non tutte si pettinano e sono fresche come rose;)
RispondiEliminaNel resto d'europa l' epidurale è la prassi.
RispondiEliminaIn italia fanno ostruzionismo per non fartela fare.
E poi la mentalità delle donne italiane è ferna al 1800.
Ne ho sentito di tutti i colori, ma la più bella è stata: non ho fatto l'epidurale perchè durante il parto il cucciolo soffre e io volevo soffrire con lui, mica potevo starmene calma e rilassata mentre lui combatteva per nascere".
Ecco, queste sono le donne italiane.
Poi non lamentiamoci che i nostri mariti in casa non fanno un cazzo e se ne sbattono di noi.
Oh come ti capisco!! anche io ho dovuto lottare come un leone per partorire come Dio comanda dopo un cesareo inutile, violento e traumatico.
RispondiEliminaE penso anche se la fisiologia del parto venisse rispettata potremmo pure fare a meno dell'analgesia (e di tutta la gentaglia che ti gira intorno). Ho visto video stupendi di parti anche molto lunghi, con neonati molto grandi, avvenuti nella calma e nella dolcezza, tra candele, piscinette, massaggi, musica new age... Tutte cose che non tolgono il dolore, ma aiutano a trovare serenità e la magia dell'atto naturale, Come cavolo fai a non essere impaurita e contratta con le luci sparate, continue visite, continui interventi e smanazzamenti, la pretesa che ti sdrai a comando, ti tini il monitoraggio e tutte le altre rotture...Il parto è come fare la cacca, richiede rispetto e privacy. Se dovessi fare un terzo figlio lo farei in camera da letto....Allora un buon Natale e buoni festeggiamenti!!! Il vero senso della natività lo hai davvero provato tu!!
alle ostetriche mettono in testa un sacco di cazzate. Leggetevi la mia litigata con questa: http://irisparto.it/2010/01/27/epidurale-il-parto-senza-dolore-in-italia-e-un-diritto-negato/
RispondiEliminaNei confronti delle ostetriche ho un atteggiamento ambivalente. Da una parte le odio perché hanno fatto resistenza passiva all'epidurale, dall'altra sono state veramente incredibili nella gestione dei miei parti. Hanno saputo trasmettermi la sensazione di essere nelle migliori mani possibili. Hanno gestito tutto con sicurezza, professionalità e grande umanità. E forse, proprio per questo ipotizzo che siano contrarie all'epidurale. Sarebbe come sminuire un po' il loro ruolo. Come se, senza patire le pene dell'inferno, anche il ricordo del lavoro delle ostetriche poi risulterà sbiadito. Le capisco, da un certo punto di vista.
RispondiEliminaAl di là di questo, vorrei fare un'unica domanda ai crociati contro l'epidurale: ma voi, quando avete mal di testa (che è un dolore funzionale che segnala un problema al livello fisico) non vi prendete mai niente?
Mi sovviene una domanda.
RispondiEliminaSento spesso raccontare (con sdegno) che "tante donne" in Italia richiedono il cesareo "senza averne alcun bisogno", solo perché "hanno paura del dolore " (...O cose del genere).
Naturalmente a parlare sono sempre uomini (medici) o fortunate mamme che hanno vissuto un parto naturale senza bisogno di ricorrere al cesareo.
Gente che non sa di cosa parla, insomma.
Ad ogni modo, queste donne che hanno partorito con il cesareo senza averne necessità, ammettiamo che esistano. Che siano "tante", come si sente dire.
Ecco la domanda: per ottenere addirittura un intero intervento chirurgico (mica una puntura!), come diavolo hanno fatto?
Cerchiamo di scoprirlo.
E poi faremo la stessa cosa, chiedendo però solo una semplice epidurale... Certamente costerà anche di meno!
Ma infatti: per fare un cesareo ci vuole un'epidurale!!!
RispondiEliminaho letto la discussione di anonimo del 22 dicembre ore 8.16 con l'ostetrica all'inidirizzo indicato sopra: sono senza parole! e quello che fa più effetto è che quelle parole sono dette da un'ostetrica, non da una che non c'entra e non sa nulla.
RispondiEliminaio voglio ringraziarti per i sorrisi che riesci a regalarmi e per le riflessioni che riesci a farmi fare quando leggo i tuoi post. e buon natale :)
RispondiEliminahei, ci sei? o hai abbandonato questo blog al suo destino?
RispondiEliminaehm...dici che mi devo dare una mossa?
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