martedì 11 gennaio 2011

Miss Italia diventa burrosa

Vedi che quando dico che tutto sembra andare bene, poi alla fine c'è sempre qualcosa che ti sfugge? Insomma, avete letto che il concorso di Miss Italia apre alla taglia 44? Qui trovate la notizia.
Wow, dico io. Un bel colpo contro tutta sta moda dell'anoressia che ha falciato un'intera generazione di modelle (e ha fatto sentire inadeguata la restante popolazione femminile). Ma non basta. Negli anni il concorso ha aperto anche a donne sposate e con figli, e da questa edizione saranno bandite le minorenni. Leggo con vivo interesse le parole dell'organizzatrice, Patrizia Mirigliani, che ci conforta dicendo: "Oggi più che mai si impone il tipo di donna burrosa, completa, intelligente e autonoma, consapevole dei momenti duri della vita che ci aspettano". Mi piace. "Donna burrosa" mi fa simpatia. Magari anche con un po' di pan grattato sopra. L'articolo ci ricorda che lo storico patron di Miss Italia, diceva sempre: "Chi vince il concorso non deve essere un monstrum di bellezza, una silhouette irraggiungibile, un fantasma estetico o addirittura erotico. Semmai deve apparire come la ragazza della porta accanto, una donna vera, certamente avvenente e desiderabile, ma consegnata a un'idea di normalità e sana quotidianità". E qui mi risveglio dal mio irrazionale ottimismo e penso a questa donna ideale, avvenente e desiderabile che potrebbe essere la tua vicina di casa. Tipo che se hai finito le uova, bussi alla sua porta e te la ritrovi davanti. Bellissima, con la sua vestaglia in pile e le pantofole a forma di coniglietto. E poi che fai? Beh, abbiamo un'intera letteratura del porno che ce lo suggerisce. Del resto, questa vicina di casa che ha appena vinto Miss Italia che farà nella vita? La ricercatrice universitaria? No perché sennò sarebbe all'estero. Continuerà a fare la tua dirimpettaia? Non credo. Questa ragazza semplice e senza grilli per la testa, partecipa al concorso proprio per non essere più la tua vicina di casa. Per firmare un contratto con la Rai e affiancare il presentatore di Domenica In. O girare qualche spot pubblicitario dell'acqua Rocchetta. O partecipare a qualche fiction sulla vita dei frati cappuccini. Dopodiché si comprerà un appartamento in centro a Milano o a Roma e ti saluto. Avrai dei nuovi vicini di casa, una famiglia di cinesi che cucineranno tofu dalla mattina alla sera, e tu finalmente ti ricorderai sempre di comprare le uova. Ecco la storia di Miss Italia. Ecco il senso della manifestazione: trovare la prossima gnocca che "fa vendere". Un programma televisivo, un detersivo, una macchina. Indifferente. Le dichiarazioni dei Mirigliani padre e figlia sono piene di etica, di valori e di buoni sentimenti, ma alla fine il concorso rimane sempre quello che è stato nei secoli: una sfilata di giovani donne (a quando l'apertura alle quarantenni?) che sognano una vita molto diversa da quella che avevano prima. La famosa "donna burrosa, completa, intelligente e autonoma", proprio perché è "consapevole dei momenti duri della vita che ci aspettano", sceglie di intraprendere un'altra strada. Certo, poi, tra tutte le Miss Italia dagli anni Cinquanta a oggi, ce ne sono state alcune che hanno lavorato sodo, che si sono impegnate e che avevano un reale talento per rimanere nel mondo dello spettacolo e costruirsi una carriera. Penso a Sofia Loren, per esempio, che peraltro non vinse. Tutte le altre però hanno fatto numero, contribuendo a farcire l'industria dell'immagine che oggi ci ossessiona con i soliti messaggi di culi-tette da cui non riusciamo proprio a venir fuori. Lodevoli le iniziative del concorso. Bravi. Adesso, forse, sui manifesti per venderci un condizionatore o un diserbante troveremo sempre una donna nuda. Ma burrosa.

3 commenti:

  1. come sempre mitica, benedetta
    hai centrato il punto della situazione e pensare che ai tempi della mia superficialità anche io volevo fare la modella e adesso beh al massimo posso garagiare per miss obesa :(
    un abbraccio

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  2. Aspettiamo il momento in cui la miss alla domanda: quali sono i tuoi ideali? risponderà la pace nel mondo, ma non in tutto il mondo... nel mio! e poi magari fa una scoreggia.

    Marta.

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  3. Beh, Alessandra, se tu avessi fatto la modella, oggi parleremmo male di te. Consolati :)
    Marta, qui ci sarebbe da rivedere un attimo il lavoro degli autori del programma, perché che domanda è: "Quali sono i tuoi ideali?". Io risponderei: "Non saprei, qui, su due piedi, a un concorso di bellezza...ma chettefrega?"

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