mercoledì 25 gennaio 2012

Tutte casa, chiesa e burlesque

Ohmioddio. Questo è il mio incipit di oggi, che, come la noce moscata, sta bene su tutto. Non ci credete?
Ohmioddio, un pirla provoca un naufragio e poi la gente va a farsi la foto col relitto sullo sfondo.
(Ohmioddio, un altro pirla dalla Germania scrive che non c'è da stupirsi se quel capitano è italiano e, ohmioddio, sono gli italiani stessi che l'hanno detto per primi blaterando su tutti i giornali sulla metafora del capo italiano, del vigliacco italiano e dello schifo italiano!)
Ohmioddio, c'è una che dice di avere due vagine e che non si fa operare perché le sembra un ottimo argomento per rompere il ghiaccio.
Visto? Ohmioddio rulez.
Comunque oggi ho detto il mio primo ohmioddio della giornata leggendo un articolo sul giornale locale della mia città. Un articolo di costume, è il caso di dire. Uno di quelli in cui si prende un argomento qualsiasi dal mondo delle arti espressive e si scrive: "Ma pensa te che robe strane che succedono oggigiorno". E si fa il confronto con la vita-di-tutti-i-giorni. Così sembra ancora di più una stranezza. E si grida all'ultima moda, all'ultima follia. E poi si torna a fare la solita vita-di-tutti-i-giorni. Ecco, in questo caso la giornalista (donna) ha voluto proprio calcare la mano. Vi riporto l'incipit:
"Donne sul posto di lavoro, fuori da scuola ad aspettare i bambini, in giro per commissioni, al supermercato e poi 'al focolare' per occuparsi dei lavori domestici. Un salto in palestra e poi di corsa alla lezione di nuoto dei pargoletti, immancabile la riunione con i professori e via di nuovo a casa a preparare la cena. Donne responsabili, impegnatissime e sempre in perfetto orario, mogli e mamme tutti i giorni della settimana. Le stesse donne che con addosso un corsetto, reggicalze, scarpa col tacco e guanti da sera lunghi e fascinosi sono capaci di mettere da parte lo stress quotidiano, di liberarsi dalle inibizioni e trasformarsi in seducenti regine dello spogliarello. Sono circa trenta le donne che domenica scorsa, in due diverse sedi in città, hanno celebrato quell’arte della femminilità, della sensualità e dello spogliarsi elegante ed ironico che è il burlesque." Il seguito lo leggete qui.
Allora io dico, cara giornalista, con tutto il rispetto e tutta la solidarietà femminile possibili, ma che vita-di-tutti-i-giorni di merda fai? Tu che sei mamma e moglie "tutti i giorni della settimana", come se scrivendolo, ti volessi illudere della possibilità di avere dei giorni di pausa in cui essere single e sterile, che vita fai, tra supermercato, bambini, commissioni e focolare? FOCOLARE? Ma c'è ancora qualcuno che ce l'ha il focolare a casa? Che l'hanno inventato a fare il microonde?
Ma forse ho interpretato male: la giornalista in realtà fa una vita OHYEAH, ma crede che le donne che si dedicano al Burlesque siano delle casalinghe disperate che hanno bisogno di sfogare le loro frustrazioni in qualcosa di esotico, o di erotico. Oddio, magari qualcuna c'è, ma come si dice, cerchiamo di non farne un caso. Ma qui il caso viene fatto. Scherzi a parte, il percorso dello stereotipo è segnato da secoli, ed è un attimo cascarci dentro. Su trenta donne amanti del burlesque, tutte e trenta sono angeli che per un paio d'ore fuggono dal focolare? Se è così, se sono state tutte intervistate e tutte hanno dato risposte come Claudia, che dice che è "un momento di sfogo, di spazio per noi che siamo sempre solo mamme e mogli, troppo serie e responsabili" allora ritiro tutto e mi chiudo nella mia angoscia esistenziale. Anche se una speranza mi viene data: circa la metà dei commentatori all'articolo sulla pagina facebook del quotidiano sono inorriditi al termine "massaie", disapprovando l'arcaicità di certe espressioni.
Ora scusate, ma devo mettermi il corsetto e uscire.

6 commenti:

  1. Fanno bene a pagarle/i due euro a pezzo, visto che prima di scrivere neanche accendono il cervello.
    Ma mi sorge il dubbio che la disfunzione cerebrale sia perfettamente funzionale alle esigenze del committente.

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  2. Ohmioddio...lo dico pure io...:(
    La descrizione di quella giornalista (mi farebbe piacere sapere che vita fa!) è di uno stereotipato incredibile.
    La vita di una donna non deve seguire canoni prestabiliti!
    Qui invece li elenca tutti ma il mondo femminile è vario e scusate ... ma al giorno d'oggi anche gli uomini (forse ancora pochi) partecipano a pieno regime alla conduzione della casa e della vita familiare. Entrambi i coniugi vanno a lavorare e si occupano dei figli.
    Lascio perdere il "focolare" perchè fa ridere veramente.
    E poi, se si vuole dare un minimo di realtà alla vita comune delle donne, perchè non scrive che noi, esseri umani appartenenti al genere femminile, ogni volta che ci alziamo la mattina guardandoci allo specchio, vediamo riflessa l'immagine di un individuo che appena mette il piede fuori casa (e non solo!24 ore su 24 aggiungerei) è discriminato in ogni ambito della vita?

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  3. Quello che un po' mi sconvolge, posto che sia vero che quelle spogliarelliste fossero tutte casalinghe, è che non solo dedicano tutta la loro vita a figli, marito e "focolare", ma che per "sfogarsi" nel week end facciano qualcosa sempre di "seduttivo". Cioè, mai nessuno che contempli che una donna può divertirsi/sentirsi bene/rilassarsi/fare qualcosa per la propria autostima anche senza rendersi scopabile, e senza che siano compresi gli uomini.

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  4. Quello che più intristisce è proprio il fatto che l'articolo l'ha scritto una donna.
    Se nemmeno noi donne riusciamo ad uscire dagli stereotipi, como possiamo pretendere che lo facciano gli uomini?
    Poi ho navigato un po' per cercare di capire chi può essere questa giornalista.
    Non ho trovato notizie certe, ma mi sono fatta l'idea che possa essere una "mula" sui 25 anni, che ha poco a che vedere con l'essere "mamma e moglie tutti i giorni della settimana". E la sensazione accresce quando ad un certo punto ci tiene a precisare che le partecipanti sono "tutte over quaranta". Come se a lei quell'età vetusta sembri ancora lontanissima e non si capaciti di come si possa fare certe cose in età praticamente senile.
    Ma davvero ci vedono così le ventenni di oggi? come donne intendo... focolare, supermercato e pargoletti? nient'altro?

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  5. ahahahah, giusto, questa ci mancava, e aggiorniamoci cheddiamine!

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