venerdì 7 giugno 2013

"Ho un fucile, una vanga e due ettari dietro casa"


Ciao Benedetta, 

gira questa cosa su Facebook. Fa ridere no? Il papà che minaccia di morte il ragazzetto della figlia, che vuole come risposta "presto Signore", che richiede lavori in cambio di un'uscita con la figlia. Fa ridere no? no? no. A me no. Mah, sarà che forse non capisco, ho due bimbi maschi. Ma che è questo attaccamento "protettivo" verso le figlie femmine? Non riesco bene a mettere in parole il fastidio che mi dà. Ho proprio difficoltà. Che cos'è? Un ennesimo tentativo di mostrare la ragazza fragile che ha bisogno dell'uomo (padre o marito)? Che da sola non se la sa cavare. O addirittura il diritto di decidere i termini delle uscite della figlia? per "proteggerla" perché una donna non può essere indipendente, ma sempre protetta... Non so, ho difficoltà. 

Ma so che la cosa che mi ha infastidito di più sono stati i commenti di miei amici (donne e uomini) che fanno battute, dicono che alla figlia regaleranno il burka, che queste regole saranno appese sulla porta di casa. E mi sei venuta in mente te... Vorrei tanto sapere come la pensi te, e soprattutto vorrei farti una domanda, non ti sembra che anche questo sia un sintomo della donna oggetto? Non solo oggetto di pubblicità volgari e irreali, ma anche oggetto dell'uomo, fidanzato, ex, marito, e stavolta anche padre? 

Ilaria

Lascio a voi la risposta. Che ne pensate?