giovedì 5 luglio 2012

"Che lavoro fai?" "Il vassoio"

Non so se la cosa che sto per dirvi stempera un po' il tono degli ultimi post, oppure ne amplifica gli effetti. Fatto sta che la mia amica Barbara stamattina mi segnala un'iniziativa culinaria molto interessante. La potete leggere qui: Roma. Successo per il Ristorante Yoshi: pesce crudo su donne vassoio. 
Dice che a Roma è arrivata la nuova moda del body sushi. E cosa sarà mai, ti chiedi tu che ti affanni ogni giorno per scoprire sempre nuove tendenze nell'enogastronomia orientale. Tu che passi le giornate totalmente assorbito dagli happening delle capitali d'Europa. Tu che sei caduto in uno stato di irreversibile depressione quando hai scoperto che uno dei California Dream Men stava con la figlia di Celentano. Allora, seguendo le magiche regole della buona comunicazione ti spiego cos'è il body sushi. Intanto chiamiamolo col suo vero nome: Nyotaimori. E non è una moda, ma una tradizione millenaria giapponese, nata quando ancora l'Europa stava attaccata all'Africa, per cui non possiamo proprio discuterne e forse non siamo nemmeno all'altezza di poterne parlare. All'epoca, in Giappone, si usava coprire il corpo della donna con il pesce, in segno di profondo rispetto per il suo ruolo nella società. Fra l'altro, pare che una donna fosse tanto più potente, quanto più pesante fosse il pesce appoggiato su di lei. Alcune fonti narrano che un'antica imperatrice giapponese assurta a simbolo di divinità, fosse stata ricoperta da un balenosauro spiaggiato a seguito di un maremoto. Il prestigio della donna viene anche decretato dalla qualità del pesce. Ovviamente, chi regge del tonno in scatola, vale meno di chi regge caviale iraniano. La tradizione giapponese, nota in tutto il mondo per essere quella superiore in assoluto, prevede che la donna del Nyotaimori sia distesa e nuda e che il suo corpo venga imbandito con l'offerta del ristorante. Gli avventori si siedono e scelgono le porzioni in base ai gusti e alla loro posizione. Statisticamente non si verifica mai che avanzino dei pezzi sulle zone erogene. Questo sicuramente perché, cito testualmente dall'articolo, "il rapporto col sesso è più diretto e meno complessato che in Occidente". Da questa esperienza non si può uscire che intimamente arricchiti, perché il bisogno primario del nutrimento passa attraverso il bisogno primario della contemplazione della perfezione femminile.
Hai capito? Non ne sei sicuro? Allora te lo spiego a parole mie.
Siccome la crisi coinvolge pesantemente anche il settore della ristorazione, si è pensato di sollevare le vendite con un espediente nuovo e originale: il sesso. Si prende una donna giovane, carina e che non riesce a pagarsi la retta dell'Università, le si danno dei soldi per distendersi con addosso un tanga e dei pezzi pesce crudo e le si chiede di restare immobile. Poi si aspettano i clienti, che siccome sono anni luce dall'esimia tradizione giapponese - ammesso e non concesso che questa tradizione non leda i normali diritti umani a cui tanto faticosamente siamo arrivati oggi -, passeranno la serata a contendersi i rotolini che stanno sui capezzoli e a tentare di far ridere la ragazza per far crollare tutto in un colpo solo.
Nel nostro caso, il bisogno primario del nutrimento, passa attraverso il bisogno primario del sesso e quello secondario di sfruttare il corpo della donna.
Ovviamente adesso mi direte che sono la solita bacchettona. No, dai, non è vero. Sono sinceramente contenta per tutte quelle donne che adesso possono contare su uno sbocco professionale in più. Non ci trovo niente di male a compilare un curriculum europeo inserendo "dal 1 luglio vassoio presso il ristorante Yoshi di Roma". Veramente.

7 commenti:

  1. bella roba! Peccato che ancora ci siano ragazze disposto a farlo...non resta che sperare nell'Ufficio igiene con un bel sopralluogo per far chiudere il locale!

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  2. Mi rendo conto che la retta dell'università và pagata in qualche modo, per poter poi emergere nel mondo del lavoro e avere un impiego sottopagato rispetto al tuo collega maschio che fa meno di te ma guadagna di più... ma che tristezza....

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  3. In effetti non stupisce che ci siano ragazze disposte a farlo. Come ci sono ragazze che fanno la fila per diventare veline o partecipare al Grande Fratello (e poi fare un figlio con un calciatore). La miseria umana - non necessariamente finanziaria - porta a questo. In fondo che c'è di male? Non si può nemmeno tecnicamente parlare di prostituzione. In fondo si fa solo il vassoio. Voglio dire: un vassoio non ha mai fatto male a nessuno, no?

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  4. ahahah! non ci credo!! cos'altro inventeranno???

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  5. io avrei pura delle forchette.r

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  6. Un paio di anni fa, all'inizio delle denunce allo Iap, la segnalazione di una simile iniziativa da parte di un ristorante milanese venne rispedita alle mittenti, con la giustificazione che non si trattava di pubblicità, mah, dobbiamo concludere che l'ufficio d'igiene è l'unica risposta? In attesa che che la consapevolezza delle potenziale vassoie si evolva? Mmmm, volendo ricorrere a figure giuridiche già esistenti, poiché io credo che le leggi e la loro applicazione cambino i modi di pensare, qualcos'altro si può trovare, che abbia a che vedere con la dignità umana. Scusa se ti cambio il registro sarcastico, che ho molto apprezzato: e anzi propongo di mettere in atto un po' di iniziative sarcastiche femministe davanti a questo ironico e spigliato ristorante romano.

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