giovedì 2 gennaio 2014

La nuova creatura

Cari uomini e care donne in ritardo,

ho aspettato l'anno nuovo - e il primo momento vagamente libero - per raccontarvi il secondo progetto per la serie "bando alle ciance: passiamo ai fatti" che mi sta tenendo lontana da questo blog e da tutto quello che stavo facendo prima.
Accanto al progetto "Pari o dispari? Il gioco del rispetto" che vuole diffondere attraverso il gioco, la cultura della parità di genere ai bambini delle scuole dell'infanzia (ne ho parlato qui), ho avuto l'impellenza di fare ancora un'altra cosa. E questa cosa si chiama "LABY - coworking & life".
È uno spazio di coworking, dove donne e uomini hanno a disposizione aree di lavoro, scrivanie, sale riunioni, connessione internet, fotocopie, ma anche spazio per il loro tempo libero, dove farsi un'ora di pilates, yoga, o massaggi oppure seguire dei corsi di formazione (dalla cucina all'aggiornamento professionale), tutto questo senza mai dover scegliere tra vita personale e figli. Sì, perché i figli si possono portare e affidare agli educatori e alle educatrici di un'area dedicata, dove i piccoli vengono seguiti e intrattenuti con attività di vario genere.
In Italia ci sono molti posti dove si può lavorare, altrettanti posti dove, chi ha ancora tempo, può dedicarsi alla cura del proprio corpo e del proprio spirito e poi ci sono ancora diversi posti (pochi a dire il vero), dove i bambini possono divertirsi. Ecco, noi abbiamo pensato di riunire in un posto solo, bello e grande, tutti questi momenti della vita di ognuno di noi.

Presentazione LABY - coworking & life

Il cuore di LABY ovviamente batte per le pari opportunità, cercando di ridurre lo svantaggio che sul lavoro le donne hanno soprattutto al rientro dalla maternità. Perché più che rientro, si tratta spesso di fuoriuscita definitiva. Le donne che fino a pochi mesi prima avevano responsabilità, chi piccole, chi grandi, improvvisamente dopo i figli, diventano handicappate. Come se avessero avuto una malattia debilitante. E io mi dico sempre, va bene, magari è stata pure una malattia debilitante, ma poi si fa riabilitazione e si può tornare come prima. Voglio dire: Umberto Bossi, dopo l'infarto o l'ictus, o quello che è stato, ha fatto riabilitazione. E adesso lo vedi sempre lì che parla, che lavora per il suo partito. Ma le donne no. C'è più probabilità che Umberto Bossi torni a fare politica dopo essere quasi morto, che una donna torni a svolgere il suo lavoro dopo aver avuto un figlio.

Allora ci siamo detti: "Ci vorrebbe un posto dove per la prima volta non si debba scegliere tra lavoro e figli. O tra tempo libero e figli. Un posto dove vive e pulsa una community di persone che condividono competenze ed esperienze professionali e dove non ci sia più isolamento né sociale, né professionale." Ed ecco LABY.

Nel 2013 Stefania Boleso, Silvia Mazzolin e io ci siamo fatte il culo a tarallo per costruire questa cosa. Abbiamo lavorato con il Comune di Trieste, con la Provincia, abbiamo vinto un bando della Regione Friuli Venezia Giulia, abbiamo parlato con le aziende e con le persone. Adesso stiamo allestendo lo spazio e contiamo di inaugurare a primavera.
Io ovviamente non dormo più. Ma non sono mai stata così felice, perché questo è veramente il coronamento di anni di ragionamenti fatti qui e fatti altrove ed è finalmente l'occasione pratica e non più virtuale per fare qualcosa di concreto in tema di politiche femminili.

Il primo esperimento di questo tipo, anche se con le dovute differenze di "mercato", è partito a Milano e ha da poco compiuto un anno di attività. Si chiama Piano C. Poi abbiamo notizia di un altro progetto simile a Mestre, che si chiama Lab Altobello. E sarebbe fantastico che ogni città italiana ne avesse uno, che le Istituzioni supportassero un reale cambio del nostro modo di lavorare e di vivere, che nonostante tutti gli strumenti tecnologici a disposizione si regge ancora su scelte manichee tra lavoro e famiglia, tra quello di cui si occupano gli uomini e quello di cui si occupano le donne. Ancora oggi, non c'è tolleranza per chi non accetta queste scelte.

Io invece sono molto tollerante.
W il 2014!




8 commenti:

  1. Una figata pazzesca!
    Auguri!!! Ele

    RispondiElimina
  2. Bravissima! Ho seguito la nascita di Piano C. ed ho pensato che sarebbe stata una cosa favolosa, ma non ho creduto realizzabile il progetto nelle nostre zone. E tu mi hai smentito! Grazie.
    Io sono di Gorizia, Trieste è un po' diversa, c'è più vita economica, ma... magari. Mi piacerebbe provare anche qui a Gorizia, sto facendo partire un progetto su Tagesmutter e potrebbe essere combinabile!
    Grazie ancora
    Raffaella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Raffaella, sentiamoci! Scrivimi su benedetta@laby.trieste.it

      Elimina
  3. Che meraviglia osservare alla finestra persone che si danno da fare per rendere il mondo più .... equo e.... solidale. Vi auguro tutto il successo che vi meritate nel realizzare tutto ciò. Un bacioabbraccio ammiratissimo dalla Vichi, impiegata molto poco part-time, con 4 figli ;-) 

    RispondiElimina