lunedì 24 febbraio 2014

Che orrore quella Ministra!

Una donna all'ottavo mese di gravidanza è diventata Ministra della Pubblica amministrazione e semplificazione. Si chiama Marianna Madia e prima di oggi nessuno si era preoccupato molto di lei. Ma quel pancione...sì, quella cosa così grande che ti impedisce di vedere tutto il resto, ha monopolizzato ogni conversazione. Marianna Madia ha smesso di essere una donna, una professionista, una politica, una Ministra e infine, una persona, da quando ci siamo accorti che è incinta. Adesso è "solo" mamma, con tutto ciò che ne consegue: una mamma fa la mamma, non fa altro. Una mamma non lavora, non va in giro, non può e non deve fare altro che pensare alla sua maternità e soprattutto, ma che lo dico a fare, non può fare la Ministra.
Che orrore Marianna Madia che fa la Ministra!
"Come farà a lavorare seriamente con un figlio appena nato?" Dicono quelli che pensano che la maternità sia una malattia che ti fa diventare improvvisamente cretina.
"Come farà a prendersi cura del bambino se fa un lavoro di responsabilità?" Dicono quelli che pensano che il lavoro sia un ostacolo per il corretto allevamento dei figli.
"Come farà ad andare avanti in mezzo a tutta questa gente che si fa i cazzi suoi?" Dico io.

E dico anche: "Nella storia istituzionale italiana ci saranno pur stati altri ministri che hanno iniziato il loro incarico pochi mesi prima di diventare padri. Eppure nessuno si è mai preso la briga di farne argomento di conversazione. Evidentemente non fa così orrore che un uomo che sta per diventare padre accetti un impegno istituzionale. In sostanza non fa orrore che un padre stia lontano dai suoi figli. A me invece, un ministro così farebbe orrore. Ma magari quel padre-ministro si è organizzato. Magari la moglie si trasferisce a Roma per i primi mesi. E magari, anche per una donna può essere così. Magari Marianna Madia ha un compagno presente che la aiuterà nella gestione del figlio. Magari, per una volta, siamo di fronte a due genitori, anziché soltanto davanti a una madre che si deve smazzare da sola ogni singolo aspetto che riguarda il figlio. O magari si è semplicemente organizzata con delle brave tate. Perché no, se se lo può permettere? Ogni donna dovrebbe essere messa in grado di 'potersi organizzare', a prescindere dal lavoro che fa. Ogni donna ma anche ogni uomo."

Sulla vicenda, che per me non è una vicenda, non ho altro da dire. Discutiamo un po' meno della vita familiare dei Ministri e un po' più di quella professionale.


17 commenti:

  1. Ecco...sottoscrivo e firmo...se ci mettiamo poi gli articoli sul culone della Boschi siamo a posto...e spesso ste scempiaggini son scritte da donne!

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    1. Già. Anche quelli sui vari outfit per il giuramento non sono male...

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  2. Perfettamente d'accordo. La cosa che mi ha turbato di più infatti è che, guarda a caso, pare sia il nipotino di Napolitano quello che aspetta. Quando pensi che magari qualcosa potrebbe girare per il verso giusto e che si inizi veramente a parlare di conciliazione lavoro/famiglia, ti rendi conto che forse chi ha problemi reali non arriverà mai a ricoprire gli incarichi giusti.

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    1. Ma io mi domando: se fosse diventato Ministro suo marito, avrebbe avuto lo stesso peso il fatto che il figlio in arrivo è il nipote di Napolitano? E non dico per te e per me e quei pochi che leggono questo blog, ma per la maggior parte della gente e dei media.

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    2. Per me avrebbe pesato il fatto che è il figlio di Napolitano, così come per me pesa il fatto che lei sia compagna del figlio di Napolitano. Sono onesta, onestissima nel dirlo. Nessuna discriminazione sul fatto che sia una mamma. Lo sono anche io e so bene che con aiuti adeguati e organizzazione si può lavorare eccome. E' che gli aiuti adeguati non ce li hanno tutte... ma vallo a spiegare alle Ministre che ci vogliono far credere che dopo il parto si può tornare subito a lavoro, anche noi povere mortali col lavoro minimo a 30 minuti da casa, senza nonne e appropiati aiuti economici (e pochissimi asili nido aziendali). E non parliamo del fatto che ci abbiano anche proposto di riununciare al congedo parentale per un compenso in danaro che non colmerà mai il tempo speso tra genitori e bambino. Scusa la polemica ma per me il tema di conciliazione lavoro/famiglia è veramente "infuocato". A me certe scelte fatte da Renzi mi sembrano più un'opera di "pink washing" (mi lavo le mani con quote rosa) solo di pura apparenza. Felice comunque di scambiare sane opinioni (come vedi sono tornata con piacere sul blog, non siamo così pochi!). E stavolta mi firmo!

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    3. Il Pink Washing è probabile, visto che il prezzo da pagare per avere il 50% di Ministre è la scomparsa del Ministero delle Pari Opportunità, come se questo non servisse più.
      Per il resto è vero che "gli aiuti adeguati non ce li hanno tutti". E il problema è proprio questo, che in assenza di aiuti uno dei due genitori deve rimanere a casa e rinunciare alla propria realizzazione professionale e allo stipendio. E chissà chi sarà dei due? La cosa è talmente assodata e incancrenita che adesso "fa strano" vedere una donna col pancione che lavora.

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  3. Onore alla buona volontà della puerpera... Però vista l'imminenza del parto e le necessarie e obbligatorie cure parentali a cui non potrà sottrarsi, mi chiedo solo quanto tempo mancherà dal suo impegno governativo. O per gli incsrichi pubblici la maternità obbligatoria non è obbligatoria?

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    1. Mancherà il tempo previsto dalla legge: 5 mesi di maternità + eventuali altri permessi di malattia. Come qualsiasi donna che lavora, e mi auguro che se li faccia tutti senza lasciarsi influenzare dalle aspettative degli altri. Alla fine le resteranno 4 anni e 7 mesi per fare la Ministra: un tempo sufficiente a dimostrarci se è all'altezza oppure no, ma in quel caso la maternità non c'entra niente.

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  4. Veramente la polemica sulla nuova ministra verte più sulla carriera da raccomandata e sulle vie preferenziali che l'hanno portata fino a cotanta carica. In particolare il fatto che ha sempre avuto la strada spianata davanti a lei. Insomma, una perfetta figlia d'arte.
    Ma d'altronde visto quelle che si sceglieva il PdL...

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    1. Prima di darsi la briga di indagare su amicizie e parentele della Ministra, molti giornalisti, opinionisti, analisti e infine gran parte di lettori e commentatori si sono ampiamente concentrati su questioni di stile, colore, abbigliamento e stato fisiologico delle signore. La polemica sulla carriera è arrivata un po' troppo tardi, per quanto mi riguarda.
      Tralascerei infine le solite battutine sulle Ministre del PdL: se guardiamo la storia del Parlamento italiano non so francamente chi vincerebbe la gara a chi ha commesso lo scandalo più grosso. Sospetto non le donne, comunque. Ma lo so, non sono obiettiva.

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  5. Concordo, si doveva parlare delle sue competenze, non della sua pancia.
    Hai letto l'articolo di daria Bignardi?

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    1. Sì, e mi è piaciuto molto. Anzi, lo linko qui:

      http://barbablog.vanityfair.it/2014/02/25/bisognerebbe-fare-i-figli-a-50-anni-per-poterseli-godere-senza-dover-dimostrare-che-si-puo-fare-tutto/

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  6. Le critiche non erano per la maternità, farcela entrare a forza mi pare una strumentalizzazione.

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    1. Oh sì che erano per la maternità. E anche tante. E anche da subito (assieme ai colori scelti per i vestiti nel giorno del giuramento). Purtroppo.

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  7. ho saputo che DelRio ha 9 figli. Nove!
    come farà a ricoprire quell'incarico con tutti quei figli a cui badare?

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    1. NON CI CREDO! E non capisco come i media si siano lasciati scappare questa notizia :)

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  8. Solo per informazione: la ministra in questione pare sia stata in passato fidanzata di figlio di attuale presidente repubblica, da tempo non lo è più. Ora passiamo alle parentele di sangue e acquisite dei ministri, no?

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