martedì 8 maggio 2012

Ontologia di un padre

A parte che sto ascoltando musica per yoga e non aggiungo altro, volevo rendervi partecipi del fatto che "un altro mondo è possibile". A seguito delle recenti discussioni, su questo e altri blog, sulla vita delle madri, uniche depositarie del destino di atleti, non atleti, mariti, fornelli e pavimenti, vi lascio un debole segno di speranza anche per i padri, che, dopo tutto, potrebbero anche risentirsi per tutto questo ostentato monopolio femminile in campo educativo. Insomma, diamo un po' di riconoscimenti anche allo spermatozoo, no? Care donne mammocentriche e cari uomini fallocentrici, cerchiamo di venire a patti, su: le famiglie si costruiscono in due e ci sono aziende che sembrano essersene accorte. E guarda caso sono proprio le aziende che sono più vicine al mondo dei bambini, che qualcosa sapranno quindi.
Mi rendo conto che si tratta di un piccolo segnale, però c'è, e ci dimostra che includere i padri nel target della comunicazione si può, ed è sensato, e genera empatia.


Certo, si tratta pur sempre di un'immagine perdente del genitore maschio, ma per lo meno se ne certifica l'esistenza.
Piccoli passi. Piccoli passi.

10 commenti:

  1. Oddio ma perché dura così poco?
    Per una volta che c'era un incipit interessante...

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  2. No è che poi hanno tolto la parte in cui il bambino incendiava le tende e morivano tutti.

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  3. Mi sento un papà fortunato! Mia moglie mi ha selezionato per rendermi un vincente in casa e quindi sono stato catapultato ai fornelli (anche per una questione di sopravvivenza), a gestire gli elettrodomestici vari, a dedicarmi per un tempo maggiore ai due piccoli di casa nostra. Sono un autodidatta che se la sta cavando, con ironia e molta applicazione! ma so di non essere l'eccezione che conferma la regola e il mondo sta cambiando! Care mamme... stiamo arrivando!
    Per la cronaca: checcentra il fallocentrismo?

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    1. Fallocentrico è il corrispettivo maschile di mammocentrica: come ci sono donne che credono che l'umanità dipenda soltanto da loro perché hanno il dono della gravidanza, così esistono uomini che credono che l'umanità dipenda da loro perché hanno il pisello.
      Fatto questo chiarimento: lo so che state arrivando, ma a che punto siete? E soprattutto, in quanti siete? Faccio in tempo a mettere su l'ultima lavatrice? :)

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    2. bhe io sono già all'asciugatrice (la mia preferita!), mia moglie è rientrata da mezz'ora e i bimbi sono a nanna nelle braccia da morfeo! Quanti siamo non lo so, ma siamo in silenziosa progressione! :)

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  4. Io noto tanti papà bravissimi in giro, oggi. In qualche modo la Prenatal inizia a farli vedere in questi (bei) mini-spot. Mi sa però che dovremo aspettare la consacrazione dei primi "papà blogger" per sdoganarli definitivamente. ;-)

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    1. In effetti potrei iniziare anch'io includendoli nel blogroll. Grazie per lo spunto!

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  5. C'è anche la pubblicità del biberon, credo sia chicco. c'è la mamma che allatta al seno e poi col narratore in sottofondo che dice "quando non è possibile (allattare al seno)" e c'è il papà che da il biberon. Per i padri reali non mi esprimo, che di padri che si degnano di farlo ne conosco troppo pochi.

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  6. tenta di far dormire la figlia ma stanco com'è crolla prima lui ancora con camicia e cravatta. si è preparato per nove mesi per un evento che l'ha colto impreparato. più che un'immagine perdente mi sembra un'immagine umana, fa quasi tenerezza sto papà: è un po imbranato ma ci mette l'impegno. anch'io mi sentivo impreparata e anch'io a volte sono crollata di stanchezza prima di lui :))

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  7. ahah! anche il mio bimbo da piccolo, e a volte tuttora, giocava col naso del papi infilsandolo con le sue unghiette affilate!!! :)

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