martedì 4 gennaio 2011

Com'è andata a finire

È vero, sono un po' latitante ultimamente, ma sto cercando di prendere un po' di fiato anch'io. Anche perché ho scoperto che tutti gli annunci oroscopali che occhieggiavano ottimisti sul mio profilo di facebook erano delle bufale. Paolo Fox ha detto che, per la Bilancia, il 2011 farà schifo come il 2010. Okay, Piero Angela (e mille altri come lui) ha detto che gli oroscopi non sono scientificamente attendibili, per quella storia della precessione degli equinozi, ecc., ma comunque non è bello sentirsi dire a inizio anno che la sfiga ti accompagnerà per altri dodici mesi. Cioè, pure se incontri uno sconosciuto per strada e quello ti dice che secondo lui avrai una vita breve, non ci credi, ma resterai comunque con un vago senso di schifo e inquietudine. Insomma, la tua giornata sarà comunque rovinata. E così sarà anche il mio anno. Per cui per adesso mi riposo.
Cazzeggiando quindi sul Corriere.it, scopro il seguito del mio post "Le frasi dell'anno". Hanno finito di raccogliere le dieci parole del 2010 scritte dai lettori. Qui potete scoprire i risultati divisi per sesso. La prima cosa che salta all'occhio è che lavoro e amore sono ai primi posti. Famiglia, speranza, amicizia sono altre tre parole "transgender". Le differenze stanno nelle posizioni della classifica. Tipo: "amore" è la parola più scelta in assoluto dalle donne (la seconda è "lavoro"), mentre "lavoro" è la parola più scelta dagli uomini (la seconda è "amore"). Cosa vorrà dire? Forse che la maggior parte delle donne sono innamorate di uomini che lavorano tanto? O forse che la maggior parte delle donne sono ancora escluse da un lavoro gratificante?  Ma checcefrega. L'importante, appunto, è l'amore. Dopo l'amore, per gli uomini, viene la crisi. Non si sa se affettiva (per il fatto che lavorano troppo), o economica (per il fatto che lavorano troppo poco). Di certo la parola "crisi" non è molto gettonata dalle donne, che la piazzano al nono posto. E sapete cosa c'è, sempre al nono posto, nella top ten maschile? "Bunga bunga". Un'espressione che evidentemente è rimasta impressa nell'immaginario degli uomini e che è invece assente da quello delle donne. Sarà perché queste ultime ci sono abituate? Rassegnate? Per gli uomini invece il Bunga bunga è diventato un tarlo nella mente, un tormentone tipo la Lambada negli anni Novanta. Chissà quale sarà il tormentone del 2011.

4 commenti:

  1. se leggi il corriere avrai visto certamente quetsa notizia stamane:
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_gennaio_03/scoperte-scientifiche-ovvie_420dc952-173c-11e0-b956-00144f02aabc.shtml
    quindi sai meglio di me la serietà di questo quotidiano.

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  2. Sì, l'articolo campeggiava già da un paio di giorni. Troppo ghiotto per lasciarmelo scappare...

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  3. Ciao, innanzitutto tantissimi complimenti a Benny. Sono capitato per caso sul tuo blog, per me come uomo è interessantissimo capire un pochino "cosa le donne pensano".

    L'argomento di questa puntata mi sembra meriti un commento. Sono uno di quegli uomini che ha risposto al sondaggio del Corriere con "bunga bunga".

    Ma mica perché in qualche modo recondito ambisca a unirmi al Premier e alla sua Ruby-nipotina-di-Mubarak in danze ardite e peccaminose.

    Semplicemente, di fronte a un sondaggio Web promosso da un quotidiano di attualità e politicamente schierato , ho risposto (in quanto uomo? in quanto - peggio ancora! - ingegnere?) con le parole che più mi sono rimaste impresse degli eventi/avvenimenti di attualità e politica dell'anno passato. Il contesto della domanda ha determinato per me il contesto della risposta. "Bunga bunga" mi è rimasto in mente perché secondo me è un esempio perfetto del degrado (forse furbesco?) della discussione politica in Italia.

    Trovo interessante che Benny (in quanto donna?) non solo alla stessa domanda sullo stesso sito risponda pensando invece alla sua esperienza personale dell'anno , ma che , interpretando secondo la sua stessa chiave di lettura ciò che altri hanno scritto, fraintenda e si lanci in commenti salaci (anche se spassosi) su tarli vari che ballano la Lambada.

    Come esperta di comunicazione, non ci trovi motivo di riflessione?

    Quanto al post di Elena: non che voglia difendere il Corriere, spesso dice un mucchio di f..e, ma nell'articolo che hai citato cosa c'è da rimproverare? il tema è "ricerche scientifiche inutili, ovvie e superficiali", chi è da criticare non è il giornalista che le riporta, e che le potrebbe suggerire per gli Ignobel, ma semmai chi le ha fatte (viva la riforma dell'università ?! )

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  4. Caro ingegner Graziano, sono sicura che tutti quelli che hanno inserito Bunga-bunga tra le parole dell'anno l'abbiano fatto pensando al degrado della discussione politica italiana. Cioè, voglio sperarlo. La domanda però è COME MAI. Perché un tormentone lessicale (e concettuale) come Bunga-bunga sia venuto in mente agli uomini più che alle donne. Ecco, è su questo che come "esperta di comunicazione" e come donna mi interrogo. E mi chiedo anche come mai le donne si siano concentrate di più sulle loro esperienze personali e su concetti slegati dal contesto politico e giornalistico. Come mai per te "il contesto della domanda ha determinato il contesto della risposta"? Perché sei uomo? O perché sei ingegnere? Ovviamente è tutta una questione di interpretazione. Quindi parziale e spesso superficiale. Come questo blog, che però mi dà l'immensa soddisfazione di generare discussioni e inquietanti interrogativi.

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