mercoledì 26 gennaio 2011

Lo spot delle discriminazioni

Gli olandesi hanno appena lanciato una campagna contro le discriminazioni. Uno spot TV e le sue declinazioni su carta stampata invitano a segnalare discriminazioni subite o a cui abbiamo assistito. Il concetto è: "Sei costretto a nascondere il tuo vero io per essere accettato?" Lo spot è molto esplicito: vediamo nell'ordine una donna musulmana che esce di casa, un ragazzo di colore che vuole uscire con una ragazza bianca, due lesbiche che si sposano, una donna poliziotto alle prese con un cittadino infuriato, una coppia di anziani che entrano in ufficio, un altro uomo di colore che aspetta un taxi e infine un giovane affetto da sindrome di down che rientra a casa. Tutte queste persone si nascondono dietro all'immagine di quello che per la società avrebbero dovuto essere. Guardatelo.



Ovviamente sono stata subito colpita dal caso della discriminazione nei confronti della donna. Chissà perché, l'uomo che è stato scelto per impersonare il cittadino che inveisce contro la poliziotta è di colore e probabilmente extracomunitario. Da come è vestito sembra appena atterrato da un paese dell'Africa. Sembra un venditore di tappeti. E mi domando come mai i creativi dell'agenzia che ha realizzato questo spot abbiano fatto questa scelta. Voglio dire, non poteva andare bene un cittadino qualunque, vestito banalmente in jeans e maglietta? Evidentemente no. Evidentemente la scena sarebbe stata giudicata di poco impatto. Vedere un uomo qualunque che si concede la libertà di inveire contro una poliziotta perché meno autorevole dei suoi colleghi maschi, non sarebbe stato, in Olanda, molto rappresentativo. Forse lì i cittadini non si sognano di fare differenze tra uomini e donne sui posti di lavoro? Forse rimane solo un problema legato ad altre culture, diverse dalla loro? O forse non volevano calcare troppo la mano. Chissà.
Certo è che se questo spot venisse mandato in onda in Italia, ci vorrebbe un adattamento.

4 commenti:

  1. Ma dici che possiamo segnalare anche le discriminazioni che subiamo qui in Italia? Potremmo mandare il centralino in tilt :-)

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  2. Avranno di sicuro un filtro per le chiamate dal nostro paese.

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  3. Nel caso in cui lo sbirro fosse stato uomo sicuramente il cartello con la faccia non discriminabile l'avrebbe avuto il signore africano che inveiva. E perchè gridava alla poliziotta? Sicuramente perchè reduce da anni di soprusi da parte dei suoi colleghi maschi. E' la legge del ciapa e torna.

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