martedì 25 ottobre 2011

Donne VIP (Vescica IPerattiva)

Ricevo nella casella di posta elettronica del blog questa e-mail urgente (e urgente è proprio il termine più adatto). Scusatemi, so che è surreale, ma per dovere di cronaca non posso non pubblicarla.


DONNE VIP: LIBERE DALL'INCONTINENZA!


Roma, 25 ottobre 2011 - In Italia sono oltre 3 milioni le persone colpite dalla sindrome da Vescica Iperattiva e sono soprattutto le donne, nel 60% dei casi, a confrontarsi ogni giorno con uno dei sintomi più invalidanti della Vescica Iperattiva, ovvero l'incontinenza urinaria da urgenza, che comporta conseguenze pesanti sulla qualità di vita.


Nel nostro Paese i trattamenti farmacologici per l'incontinenza da Vescica Iperattiva non sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale a differenza di quanto avviene per l'incontinenza causata dall'iperplasia prostatica benigna, che colpisce esclusivamente la popolazione maschile. A fronte, dunque, della medesima sintomatologia, il Servizio Sanitario Nazionale discrimina le donne.


Per questi motivi, con il Forum di oggi prende il via Donne VIP, una campagna di sensibilizzazione sull'incontinenza da Vescica IPerattiva che, con incontri regionali, un cortometraggio e un sito web (www.donnevip.it), vuole far emergere una patologia finora sommersa, rompere il muro di vergogna che la circonda e sensibilizzare le istituzioni su una discriminazione di genere per quanto riguarda un equo accesso alle cure.



Capito? Gli uomini hanno le medicine gratis, le donne no. Ed ecco svelato il motivo per cui i bagni delle donne hanno sempre la fila:


7 commenti:

  1. Wow!!! Sempre così gira il mondo...

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  2. mmm.... i miei medici e mediche curanti devono essere state/i della scuola pro-pipì, dato che mi sono sempre sentita consigliare di bere almeno due ma anche meglio tre litri d'acqua al giorno, appunto per ottenere lo scopo. E non erano i tempi delle pubblicità dell'acqua minerale plinplin. E del resto, la cistite è una conseguenza del trattenersi, ed è evidente che si trattiene chi può trattenersi, mica chi è incontinente. Altra cosa sarà il prolasso della vescica, immagino, quella sì una patologia, mah....a me le pubblicità con la donna dell'ascensore che a quarant'anni si deve mettere il pannolino come se fosse una novantenne con il prolasso, perché non tutte le novantenni ne soffrono, mi sembra l'ennesima mistificazione di immagine e di idee, a scopo vendita.

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  3. Sicuramente adesso l'industria dei pannolini ha scoperto un filone interessante, di cui in passato si taceva. In ogni caso il problema esiste ed è reale. Molte donne, soprattutto quelle che hanno avuto figli, soffrono di incontinenza più o meno grave. Anche a quarant'anni.

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