giovedì 9 dicembre 2010

Guerriglia urbana

Una mia amica italiana che insegna all'Università di Edimburgo, mi segnala questa immagine che campeggia sulla porta di una sua collega che si occupa di diritto e questioni di genere.
Una vecchia affissione della Fiat all'estero, con un messaggio come al solito stereotipato e denigratorio sulle donne. Niente di molto diverso da quello che vediamo oggi tutti i giorni. Quello che mi fa sorridere è il commento che qualcuno (una donna, presumo) ha lasciato sotto il titolo di questa campagna. Con lo spray e una buona dose di cattiveria, è stata scritta una risposta: "Se questa donna fosse una macchina, ti avrebbe tirato sotto". Questa azione pseudo vandalica (ma per una giusta causa), mi ha fatto venire in mente un'idea diabolica. E se ci munissimo tutti di spray e andassimo a commentare tutte le affissioni che in qualche modo abusano dell'immagine della donna, la stereotipano, la banalizzano, la offendono? Senza esagerare. Con garbo, eleganza e ironia. Sarebbe bello dare alle aziende un messaggio di ritorno, un commento ai loro annunci. A Trieste, a Roma, a Milano, un po' in tutta Italia. Forse ci penserebbero due volte prima di pianificare le prossime campagne. Pensateci.

7 commenti:

  1. Anch'io! Dai dividiamoci le zone ... ;-) scateniamo la nostra creatività

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  2. Perfetto: e non dimenticatevi di fare le foto! Poi facciamo una bella campagna virale su facebook.

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  3. l'idea era correntemente applicata qualche decennio fa, come d'altronde dimostra l'esempio britannico fotografato: bentornata!!!!!

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  4. Si,l'idea è efficace e contagiosa. E soddisfa più necessità: la comunicazione di un messaggio alternativo smentendo e ridicolizzando quello originario, la libertà di poter esprimere il proprio dissenso proprio sfruttando quello stesso meccanismo che ci svilisce e che pretende di trarre il proprio profitto usando i nostri corpi e le nostre dignità e ,non ultima in importanza, la riappropriazione di uno spazio urbano che sempre più spesso è egemonizzato e snaturato da provvedimenti securitari che lo rendono luogo di paura diffusa (vedi la militarizzazione di alcune città) o, nel caso di molte affissioni pubblicitarie, da crocevia di messaggi che oggettivizzano le donne.
    A casa mia più che fare buon uso del telecomando, ho preferito evitare proprio di utilizzarlo, facendo a meno della televisione. Per strada non posso cambiare canale, ma posso sempre munirmi di pennarello e spray ;)

    Elisabetta P.

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  5. Io ne ho già uno in mente, ma sta dietro un vetro alla pensilina degli autobus. Vi darò notizie.

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