martedì 21 dicembre 2010

Le frasi dell'anno

Siamo agli sgoccioli. Il 2010 sta finendo e fioccano qua e là, assieme agli oroscopi, bilanci e valutazioni di com'è stato quest'anno. Ecco, non so a voi, ma anche senza fare un bilancio, mi pare evidente che questo è stato un anno di merda. Se fosse stato un anno normale non avrei aperto un blog, per esempio.
Comunque il Corriere.it ci invita a lasciare le 10 parole che descrivono il nostro 2010. Io ovviamente ho lasciato solo vocaboli sconfortanti. Tipo "delusione", "crisi", "ansia". Ma non è che i miei colleghi della navigazione siano stati molto più ottimisti. Ce n'è uno che addirittura scrive: parlamento | concussione | corruzione | prostituzione | vergogna | incoerenza | ignoranza | basta | scandali | inettitudine
Io almeno avevo messo anche "bambini". Ovviamente non ho letto le parole di tutti i lettori, ma dalle prime visualizzazioni mi ha comunque colpito una differenza tra uomini e donne. Così, a spanne, mi pare che le donne siano più inclini a parlare di concetti astratti, di ideali. Tanto per fare un esempio, due commenti, uno sotto l'altro, recitano: scienza | montagna | amicizia | amore | nipoti | credere | cambiare | sperare | lottare | adulto(questa è una donna di 27 anni) e calcio | computer | cisco | inter | amore | telecom | iphone | ansia | lavoro | apple (uomo di 38)
Bello comunque notare come l'amore sia ancora un concetto unisex.
Da qui, mi viene spontaneo pensare alle frasi che nel 2010 hanno fatto da sfondo alla mia vita e che in qualche modo mi sono rimaste impresse. Alcune le avete lette in questo blog, altre le ho tenute per me convinta che le avrei dimenticate. Ma niente, non c'è verso.
"Mamma, ma cos'è la giustizia?"
"Suo marito è collaborativo?"
"Sei sposata?"
"Come va l'amore?"
"Ti trovo bene"
"L'uomo deve essere femminista, la donna femminile"
"La maternità ti cambia la vita"
"Molte coppie si separano con l'arrivo dei figli"
"Mamma, San Nicolò ha avuto proprio un'ottima idea a regalarmi la cucina"
"Se le donne lavorano, chi sta a casa coi bambini?"
"Come sei fortunata ad avere un uomo che cucina"
"Mamma, perché sei triste?"
"Cerchi un abito da sposa?"
"Cara Bilancina, il 2011 è promettente e incoraggiante"
Queste sono solo alcune delle chicche del 2010. Ma sono sicura che anche voi ne avrete diverse e vi invito a condividerle qui sotto.
E siccome siamo alla fine dell'anno, nel classico clima melenso e malinconico delle feste, faccio uno strappo alla regola e sconfino nella sfera del mio compagno, postando una frase che sicuramente è stata la colonna portante del suo anno, anzi, degli ultimi dieci. Una frase citata da Andrea Pazienza, fumettista scomparso giovanissimo negli anni Ottanta:
"Io nel 68 ebbi una sfiga. Mi innamorai di una di Trieste".


7 commenti:

  1. momento un po' nero, mi viene in mente solo questa, durata una decina di messaggi (cancellati): "ti odio".
    vabbè.
    perchè vedo le parole del corriere oscurate?

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  2. Anche l'informatica rema contro. Ho provato a cambiare la formattazione. "odio" è in effetti un termine molto appropriato.

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  3. Ciao Benedetta, tanti auguri anche a te :-)

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  4. Bella la frase del tuo compagno! O_O

    Le frasi che mi hanno segnato negativamente in questo 2010 sono quelle di ragazze giovani:
    "il mio ragazzo è da sposare, sa fare la pasta!"
    "perchè, il tuo ragazzo ti lascia uscire da sola?"
    "ma davvero?hai guidato in autostrada fino a qua da sola?"
    "chiedi al tuo ragazzo se questa maglietta ti va bene"
    "non cucini? hai avuto per caso un trauma infantile?"

    DIREI CHE BASTANO QUESTE...

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  5. Quella dell'autostrada me l'hanno detta spesso. In genere rispondo che non ho nessuna malattia che me lo impedisca.

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  6. Io rispondo che non ho un timer a breve scadenza per la guida.

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