Per agevolare il percorso di parificazione e comprensione reciproca, è opportuno risolvere alcuni fraintendimenti storici tra uomo e donna. Il fraintendimento nasce da una distorta percezione che noi abbiamo dell’altro e l’altro di noi. Come dire, pensare che a un cane piaccia il cappottino in fantasia Barbour, è un fraintendimento. Il fatto che l’animale non abbia mai fatto osservazioni in merito, ci ha fatto credere, erroneamente, di fargli cosa gradita. Non ci siamo capiti insomma. Allo stesso modo, come tra cani e padroni, uomini e donne spesso non si capiscono.
Parliamo del primo grosso fraintendimento: quello dell’invidia del pene. L’uomo ha sempre pensato che la donna fosse sempre così infastidita, perché gli invidiava i suoi organi genitali. Da dove nasca questa convinzione non so. Freud disse: "le ragazze sentono profondamente la mancanza di un organo sessuale di egual valore a quello maschile. Esse si considerano inferiori e l'invidia del pene è il motivo principale di un certo numero di caratteristiche reazioni femminili". Adesso, non so con quali donne abbia parlato Freud, ma sicuramente io non ho mai desiderato di avere un pene. Chiariamo quindi che quando si parla di invidia del pene, è solo per quell’unica peculiarità fortunata che hanno gli uomini di poter fare la pipì in piedi. E comunque l’invidia è presto dimenticata, grazie al progresso della civiltà moderna, che tende sempre più a sostituire i bagni alla turca con quelli a tazza. In ogni caso, se io avessi un pene, ne curerei senz’altro meglio l’igiene rispetto a quanto fanno i nostri amici maschi. E mi laverei SEMPRE le mani dopo aver fatto pipì.
Poi, continuando con Freud, mi spiegate cosa intendeva con “caratteristiche reazioni femminili”? Perché qui arriva il secondo fraintendimento. Spesso le donne vengono ritenute instabili, soprattutto “in quei giorni”. Instabili vuol dire anche inaffidabili, umorali, isteriche, intrattabili, lunatiche. Beh, sfatiamo questo mito per favore. A parte qualche isolato caso di scompenso ormonale, in “quei giorni” le donne sono esattamente come il resto del mese. Sono incazzate uguale. Finiamola di considerare il ciclo mestruale come una malattia. E le ragazze a scuola non sono nemmeno più esonerate dalle lezioni di ginnastica. Potere del progresso, della ricerca nei laboratori Lines, delle ali e soprattutto dei Tampax. Insomma, in “quei giorni”, oltre a buttarsi col paracadute, le donne sono anche in grado di seguire una conversazione senza alzarsi di scatto in preda a crisi isteriche. Riescono a parlare al cellulare, ad accendere un computer e farlo funzionare, guidano la macchina, e qualcuna va pure in piscina. Caro Freud, le “caratteristiche reazioni femminili” ce le avrai avute tu, pace all’anima tua. Vogliamo parlare delle “caratteristiche reazioni maschili”? Alla balbuzie improvvisa che li coglie quando vedono un seno maggiore-uguale a una quarta? Al totale annebbiamento che li coglie di fronte a una qualsiasi competizione sportiva data per televisione? Al totale stato di prostrazione a cui li riduce un raffreddore? Suvvia, siamo seri.
Concludo con l'ultimo fraintendimento: non è vero che le donne sono meno capaci di guidare rispetto agli uomini, e, per estensione, non è vero che non sono in grado di fare lavori pratici e manuali. Perché "guidare bene" non significa fare le gare per chi parte per primo al semaforo, né avere la presunzione di essere su una Ferrari invece che sull'auto di Fantozzi. Guidare bene significa rispettare le precedenze, i pedoni e gli altri automobilisti, di qualunque sesso essi siano. E l'unico luogo comune che mi sento di condividere, è il vecchio col cappello. Ugualmente, montare un mobile Ikea non significa saper fare i lavori di casa. E la conferma arriva quando c'è una caldaia che non funziona, o una lavatrice bloccata, o un frigo che ha allagato la casa. Sulle reali emergenze nessuno può far niente, né maschio, né femmina. I nostri compagni amano farsi largo per il corridoio di casa brandendo il trapano come se fosse un'arma medievale, ma poi si defilano quando c'è da chiamare l'idraulico (anche perché trapanare la lavatrice non sempre è una buona idea).
D'altra parte, l'idraulico che arriva è sempre uomo. Peccato. Forse, se non ci fossero tutti questi fraintendimenti, qualche donna potrebbe trovare interessante questo mestiere. Cosa ridete?
Concludo con l'ultimo fraintendimento: non è vero che le donne sono meno capaci di guidare rispetto agli uomini, e, per estensione, non è vero che non sono in grado di fare lavori pratici e manuali. Perché "guidare bene" non significa fare le gare per chi parte per primo al semaforo, né avere la presunzione di essere su una Ferrari invece che sull'auto di Fantozzi. Guidare bene significa rispettare le precedenze, i pedoni e gli altri automobilisti, di qualunque sesso essi siano. E l'unico luogo comune che mi sento di condividere, è il vecchio col cappello. Ugualmente, montare un mobile Ikea non significa saper fare i lavori di casa. E la conferma arriva quando c'è una caldaia che non funziona, o una lavatrice bloccata, o un frigo che ha allagato la casa. Sulle reali emergenze nessuno può far niente, né maschio, né femmina. I nostri compagni amano farsi largo per il corridoio di casa brandendo il trapano come se fosse un'arma medievale, ma poi si defilano quando c'è da chiamare l'idraulico (anche perché trapanare la lavatrice non sempre è una buona idea).
D'altra parte, l'idraulico che arriva è sempre uomo. Peccato. Forse, se non ci fossero tutti questi fraintendimenti, qualche donna potrebbe trovare interessante questo mestiere. Cosa ridete?
fantastico...e perfetto per cominciare la settimana :)
RispondiEliminaLe donne potrebbero fare l'idraulico solo se i maschietti facessero le casalinghe, altrimenti crolla il topos dell'idraulico che attenta alle virtù femminili della padrona di casa... :D
RispondiEliminaLeggo ora una notizia una ricerca dai risultati a dir poco inquietanti pubblicata in questi giorni dal Wall Street Journal: la maggior parte delle donne che hanno fatto 'carriera' in ufficio hanno una media di 11 kg in meno delle semplici impiegate!
Nessuna info sui dirigenti grassi, calvi, brufolosi, unti, sporchi, sciatti, malaticci...
nel senso che dimagriscono per via del lavoro o perché le assumono in quanto magre? Io credo di non aver mai incontrato un dirigente decente in tutta la mia vita. E non so perché, ma sembra che una condizione indispensabile per ricoprire ruoli di management sia quella di essere unti.
RispondiEliminaCara Benedetta, non ci siamo, qui hai infranto la promessa che svetta in cima alla pagina: non si parla di ciclio mestruale! :)
RispondiEliminaE perchè non parlarne? E perchè non parlarne proprio come fai tu, per esorcizzare questo demone che terrorizza ogni maschio (ginecologi a parte) e schifa, imbarazza e condiziona tante, troppe donne. che bello leggere finalemnte che il ciclio NON è una malattia. NON ti cambia la giornata. si vive benissimo, e ci mancherebbe altro. al massimo qualche antidolorifico. come scrivi: "Potere del progresso, della ricerca nei laboratori Lines, delle ali e soprattutto dei Tampax." aggiungerei la fa-vo-lo-sa coppetta mestruale (nome orrendo) ancora poco conosciuta, ma geniale. cercare (su google, ovvio) per credere.
ps: sia chiaro che io non c'entro nulla, non guadagno un centesimo da vostri clic e/o acquisti di qualsiasi natura! ^__^
Okay, mi hai convinta: parlerò della coppetta. Ma solo perché ho già delle testimonianze - anonime - sul suo funzionamento.
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