mercoledì 20 ottobre 2010

Della Carfagna e altri dèmoni

Prendo spunto dai commenti al post Donne in stallo e approfondisco il tema del rapporto tra belle gnocche e pari opportunità. Mi pare che la lotta contro la discriminazione delle donne sia inficiata da un'ulteriore forma di razzismo latente. Oddio, latente neanche tanto. La mia domanda è: possibile che gli uomini siano predisposti a dare credito alle donne belle piuttosto che a quelle "normali" o brutte? E se la risposta è sì, stiamo ancora parlando di pari opportunità, oppure il discorso è già andato letteralmente "in vacca"? Se a uno dei miei famosi clienti io mi presentassi scosciata e ammiccante, avrei più possibilità di ottenere un contratto o di farmi ascoltare di più? Probabilmente sì per il contratto, e no per l'ascolto. E proprio qui sta il punto: l'autorevolezza di una donna non sta nella sua capacità seduttiva. Non si scappa: deve essere per forza un fatto culturale, sociale, di sensibilità dell'uomo e di intelligenza.
E qui mi arriva il Ministro Carfagna (scusate, ma non riesco a utilizzare i termini politically correct al femminile: Ministra mi sa troppo di minestra). Eletta prima tra le fila del Pdl e poi nominata dal Premier Ministro delle Pari Opportunità. Forse non mi sono documentata in maniera adeguata, ma non mi vengono in mente giudizi politici sul suo operato. Non ricordo di aver letto da nessuna parte che la Carfagna ha fatto bene o che ha fatto male, o che si deve dimettere. Voglio dire, su Tremonti se ne dicono di tutti i colori. Alfano è sempre al centro dell'attenzione. Per Maroni, Brunetta, Frattini, La Russa sono sicura che ognuno di voi abbia speso più di una parola. Ma la Carfagna? Che fa? Cosa vuoi, faceva la valletta in tivvù. Ha fatto un calendario. Si parlava di intercettazioni di telefonate bollenti con Berlusconi (mai confermate peraltro). E poi? Ah sì, fa il Ministro. Eppure si parla di lei solo in quanto bella gnocca. Sia in positivo: "Oh, finalmente un Ministro attraente", sia in negativo: "Cosa vuoi che combini una che è stata eletta Miss Cinema". E tutto si riduce a questo. Lasciamo stare la politica e l'atteggiamento che ha Berlusconi su questi temi. Ma sono i cittadini stessi che discriminano. A destra come a sinistra. Uomini e donne. E lo sapete chi è l'unico Ministro donna che si salva da queste considerazioni superficiali? La Gelmini. Criticata per il suo lavoro, punto e basta. E come mai? Beh, intanto perché il suo Ministero gode di una certa importanza, mentre delle Pari Opportunità non gliene frega niente a nessuno. E poi perché la scuola e l'Università coinvolgono persone mediamente più giovani e più acculturate. In pratica una minoranza di sfigati a loro volta discriminati in Italia. Probabilmente gli unici a cui frega qualcosa anche delle Pari Opportunità. Il razzismo, nel razzismo, nel razzismo. Un ricercatore non conta nulla rispetto a un dirigente aziendale che muove l'economia. E una ricercatrice ancora di meno. A meno che non sia gnocca. Ma comunque se la godranno all'estero, a questo punto. Comunque la Gelmini è una privilegiata da questo punto di vista, perché può liberamente prendersi gli stessi insulti che si sarebbe preso un collega maschio.
Ricordo anni fa, in non so più quale legislatura, che la stampa nazionale faceva la classifica delle Parlamentari più attraenti. In testa c'erano la Melandri e la Prestigiacomo. Già allora mi domandavo: "Ma chissenefrega?" Le stesse testate che danno spazio ai grandi temi dell'uguaglianza, dei diritti delle minoranze e degli oppressi, si rimpallavano la notizia che finalmente la bellezza era entrata in Parlamento. Grazie per la segnalazione. Non stupisce poi che Berlusconi abbia fatto dei commenti sulla bellezza di Rosy Bindi. Sembra che più si parli di Pari Opportunità e di rispetto per il genere femminile, più si esasperi l'atteggiamento contrario. Una specie di sacca di resistenza. Paradossalmente, decenni fa, quando ancora non esisteva un Ministero dedicato, nessuno si sarebbe mai sognato di fare dei commenti su Nilde Jotti. Anche perché probabilmente sarebbe stato subito internato in un gulag. O tempora, o mores! Direbbe Cicerone, che se fosse ancora vivo e scrivesse su un blog, probabilmente farebbe fatica a trovare delle altre parole.

8 commenti:

  1. "...mentre delle Pari Opportunità non gliene frega niente a nessuno..." probabilmente a causa della stessa Carfagna, che si sbatte tanto e poi partorisce cose tipo questa: http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_12/guide-donna-convegno_fb9d721e-d5c4-11df-a0eb-00144f02aabc.shtml
    L'impressione, che ho io almeno, è che il Ministro si impegni davvero. Studia, si documenta, lavora sodo ma purtroppo investe tante energie per dimostrare qualcosa, cioè che lei vale aldilà dei calendari. D'altronde come darle torto, quando nelle ricerche in rete la prima cosa che salta fuori sono le sue foto di nudo in pose hot. Questo spesso è ciò che accade a tante donne (non brutte) che sono quindi costrette a doppia fatica, non certo alla Gelmini che si è ritagliata la parte della donna travestita da uomo (penso alle sue parole sulla maternità), barattando e tradendo volentieri la sua femminilità che forse si era già espressa altrove (per es. nella sua ascesa politica).

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  2. Anche io ho l'impressione che il Ministro Carfagna si impegni per capire dove si trovi e per togliersi di dosso la fama da calendario. Il punto è che se uno viene nominato Ministro, dovrebbe già essere in grado di fare certe cose, essere già documentato. Voglio dire, il ministero non è uno stage: ti metto lì, intanto impari e poi vediamo. È forse il punto di carriera più alto che una persona possa ricoprire e dovrebbe esserci arrivato dopo tanta gavetta. Sia ben chiaro che la stessa cosa vale per molto ministri di sesso opposto, ma il titolo del post tira in ballo Miss Cinema. Quindi, Mara è stata messa lì di certo non per i suoi studi e le sue teorie e proposte sulle pari opportunità. Ma allora perché? Vi ricordate di quando raccontavano i corsi full immersion di politica che Berlusconi fa alle candidate donne? Praticamente lui fa un giro nel jet set nazionale, sgambetta da Passaparola a Miss Italia al Grande Fratello, raccoglie un po' di cosce, le chiude per un tot di giorni (non ricordo quanti, comunque pochi) e spiega loro tutto sulla politica. Poi le lancia nella mischia e queste vanno a ricoprire ruoli cardine della società. E le brutte? Che facciano la loro gavetta e ambiscano a sostituire la Bindi. A Silvio le brutte non piacciono. Non rappresentano una società bella da vedere, nel senso letterale del termine. E quindi siamo pieni di veline che legiferano. Ecco, la Carfagna, se davvero rappresentasse al meglio il suo Ministero, dovrebbe dimettersi dando come motivazione il fatto che il suo bell'aspetto ha tolto opportunità ad altre persone almeno parimenti meritevoli di parlare e promuovere le pari opportunità.

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  3. aspetta, io non credo che il ministro Carfagna sia meno preparato di tanti altri (maschi, femmine, trans..) solo che è vittima di una discriminazione che altri/e non hanno, quella che dà per scontato che una donna tanto bella per forza non sia capace o sia un'oca. E alla fine è lei l'unica a studiare tanto, a differenza di altre/i che magari non capiscono un tubo ma chissenefrega, nessuno li metterebbe in dubbio. Guarda, se dovessimo cominciare la lista dei ministri che dovrebbero dimettersi io non la finirei più...ma poi secondo il sondaggio di questo blog la politica non sarebbe l'argomento meno gradito??!!;)

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  4. Mi par di vedere Berlusconi quando prepara un bel piano "marketing" per il suo "prodotto governo", perchè è di questo che si tratta fin dall'inizio, un governo che utilizza gli strumenti di promozione e comunicazione come un azienda, altro che politica. Immagino il tavolo dei creativi e account che fanno le loro proposte da sottoporre all'imprenditore cavaliere... "fammi pensare... per il target femminile possiamo inventare... "il ministero delle pari opportunità"... ottima idea!... e chi ci mettiamo (casting), avrei una certa Carfagna, carina, intelligente, volenterosa, elegante, insomma le donne possono identificarsi in lei e... acquistare il prodotto PDL, perfetto! bene e cosa gli facciamo fare/dire, ed ecco che passano in azione i copy e l'ufficio stampa: Mara Carfagna interviene al Senato: “Ecco le misure per le donne” (forse intende circonferenza vita e seno ideali?) , Carfagna partecipa al convegno “Depressione: cosa fare”, Carfagna: il governo e le donne italiane ringraziano Francesca Schiavone, solo alcuni "slogan" e comunicati stampa tratti dal suo sito... (non vorrai che manchi un bel sito, social network ecc., altrimenti non sei avanti con la "comunicazione integrale a 360°) dove non poteva certo mancare la sezione speciale "hai una foto con Mara?" Condividila sul sito. Donne: c'è tanto, tanto lavoro da fare!

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  5. Mumay, infatti ho specificato "Sia ben chiaro che la stessa cosa vale per molto ministri di sesso opposto", solo che adesso si stava parlando della Carfagna. Sono d'accordo con te sul fatto che stia studiando e si stia applicando, ma la mia perplessità è a monte: ma quando è stata nominata che cosa aveva fatto in ambito di pari opportunità o in ambito politico in generale? E non c'entra con la bellezza o con l'essere oca, ma con l'esperienza che credo non avesse al momento della nomina. È stato come dare un diploma a una persona senza frequentare le superiori e poi dire: ok, noi ti diamo il diploma, tu però adesso studi. Non so se mi sono spiegata.
    Che poi ci sia una valanga di ministri che dovrebbero dimettersi, d'accordissimo, ovvio.

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  6. Vivi, in ambito politico?.....saprei risponderti, ma temo di cadere nella volgarità. Diciamo che sicuramente non stava in posizione eretta, e quel giorno probabilmente c'era la fila (anche di uomini forse). Ovviamente spero di sbagliarmi.

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  7. Meno male che la politica doveva essere l'argomento meno gettonato nel sondaggio...
    Comunque, non per fare il Ponzio Pilato della situazione, ma credo abbiate ragione entrambe, perché da un lato è vero che i Ministri vengono nominati per tutte le ragioni di questo mondo, tranne che per la loro reale preparazione. La dimostrazione ce l'abbiamo quando un Ministro in una legislatura sta al Walfare e in quella dopo all'Interno; uno prima all'Interno e poi allo Sviluppo economico, ecc. Ma, a differenza della Carfagna, non ho mai visto nessuno di questi uomini così intento a studiare e a documentarsi, come la loro collega donna. E non credo perché fossero più preparati di lei. Quindi è vero che la Carfagna sia stata nominata "a caso". Ma è anche vero che la questione dell'inadeguatezza e dell'incompetenza iniziale di un Ministro, viene fuori, sui media e tra le chiacchiere da bar, soltanto nel caso della Carfagna, che in quanto gnocca e in quanto donna, perde anche il beneficio del dubbio.
    Quanto al piano di marketing di Berlusconi, cara Claudia, dispiace notare come i professionisti della comunicazione godano di tanto rispetto in politica e siano invece considerati così inutili laddove servirebbero di più: nelle aziende. Forse dovremmo rivedere il nostro portfolio clienti :)

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  8. Sono sinceramente commossa sia per il post, che per la profondità e il dibattito pulito dei commenti. Da oggi non smetterò più di leggervi! :)

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