giovedì 14 ottobre 2010

Mi compro le pari opportunità

Faccio parte di quella categoria di idioti (e sono molti) che sperano sempre di vincere al superenalotto, ma non giocano mai. Peraltro, non arriverò mai al livello di mio padre, che invece gioca e poi non guarda i risultati. Ogni volta che il montepremi raggiunge vette impensabili, mi metto a fantasticare sul mio futuro da milionaria. E ogni volta che qualcuno vince, mi dico: "Beh, sarà per la prossima volta". Fra le varie cose che vorrei fare da milionaria, ce n'è una molto pertinente a questo blog. Vorrei comprarmi le pari opportunità. Perché? Vi sembra strano? Mica tanto. Con il denaro si possono fare molte cose. Nel nostro mondo decadente ci si compra la rispettabilità, per esempio. O l'immunità. O una buona dose di felicità, checché ne dica il detto popolare. Comunque, di donne che si sono comprate le pari opportunità ce ne sono molte. Tipo Madonna, che nell'ultima campagna D&G gioca a fare la femmina d'altri tempi (a parte la tenuta con cui lava il pavimento). Che bello. Anche a me piacerebbe giocare a fare la donna tradizionale, tutta casa, chiesa, figli e obbedienza alla società patriarcale. Mi divertirei un sacco, perché tanto saprei che poi tornerei alla mia vita normale, dove tutto questo non esiste. In effetti è così che fa Madonna. Si diverte, gioca e poi torna a casa sua, dove fa tutto quello che le pare, dove nessuno si sogna di chiederle se e quando andrà in maternità, o quanto tempo ha intenzione di prendersi per l'allattamento. Dove anzi, è sempre l'uomo a essere in difficoltà, perché sempre inadeguato al personaggio della consorte. Madonna ha vinto al superenalotto al posto mio.
Poi c'è Angelina Jolie, che ha deciso di volersi circondare di bambini. Un po' suoi, un po' no. Quando ho avuto il mio secondo figlio, mi sono chiesta come facesse Angelina Jolie a stare dietro a sei bambini e contemporaneamente girare un film, fare l'ambasciatrice dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, mantenersi in forma e tenersi Brad Pitt. Beh, semplice: con tanti soldi. E quindi tante babysitter e la libertà di vivere solo del tempo di qualità. Mica penserete che li andrà a comprare lei al supermercato i biscotti solubili? O che quando uno dei figli ha un mal d'orecchio lo porti lei in autobus e passeggino dal pediatra? O che il suo produttore, dopo la maternità, la metta a lavorare in un sottoscala? Sono molto carini Brad e Angelina fotografati in vacanza. Loro con i sei figli. Un bel quadretto. Sono tutti felici, allegri e pieni energie. Se penso che io, per farmi un fine settimana al mare con meno della metà delle persone che compongono la famiglia Jolie-Pitt, rischio l'esaurimento già soltanto all'IDEA di dover partire... Ecco perché a me nessuno mi fotografa in vacanza. Nemmeno gli amici. La mia famiglia non è affatto un bello spettacolo. Il mio compagno che russa sulla brandina ucciso da una settimana di lavoro, il figlio grande che fa la pipì sui castelli degli altri bambini e quello piccolo che si mangia la sabbia condita con qualche alga, mentre io cerco di pulire le chiazze di gelato dei Gormiti dall'asciugamano. Chi ha tempo di mettersi in posa? E poi, con quale faccia?
Infine c'è la mia preferita. Monica Bellucci. Che riesce a essere l'emblema della femminilità, ma facendosi comunque gli affari suoi. Ha sposato la campagna per la fecondazione assistita, causa peraltro nobilissima, ma senza preoccuparsi poi di come le famiglie devono fare per gestire figli, lavoro e vita quotidiana. Non so se la Bellucci sia poi ricorsa (all'estero) alla fecondazione assistita per aver avuto il secondo figlio a 44 anni. Fatto sta che adesso si gode la sua nuova maternità, tipo Angelina Jolie. Felice e serena, perché sa che non sarà discriminata sul lavoro e che non dovrà mai prendere un autobus. "Sono molto innamorata di mio marito" dice con un candore disarmante. E la cosa dispiace un po', perché si priva di quell'esperienza costruttiva e fondamentale per la crescita della coppia, che passa attraverso l'odio per il proprio partner proprio alla nascita di un figlio. Ma la mia è solo invidia. Beata lei che può essere donna e vantarsene. Noi, comuni mortali, le pari opportunità ce le dobbiamo sudare.
P.S.: chi volesse partecipare a un sistemone per il superenalotto, mi scriva.

4 commenti:

  1. Credo che una foto alla tua famiglia in vacanza come l'hai descritta possa concorrere al premio Pulitzer. Al limite se la giocherà con uno dei soliti scatti ai bambini africani con le mosche in faccia. Riferirò a Massimo che più vicino di quanto creda c'è l'opportunità per la sua fama di fotografo.

    Per la quota al Superenalotto io ci sto.

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  2. Delle tre, la Jolie è quella che mi ha sempre copito di più, sarà forse per il mio debole per Pitt...mi sono sempre chiesta come faccia a gestire una famiglia così numerosa, essere impegnata in campagne umanitarie e alla fine rimanere pure in "discreta" forma. Credo, tuttavia, che quest'estate ci sia stata un po' di maretta all'interno della coppia(momento gossip).

    In effetti però tutto si lega sempre alla questione economica.
    Recentemente parlavo con mia sorella, che vive a Milano e mi raccontava che il nuovo trend della classe più abbiente, è quello delle famiglie numerose con 4-5 figli.
    I figli sono diventati sinonimo di benessere, ovviamente non vengono accuditi personalmente, di solito ci si fa affiancare da almeno una tata, spesso 2 (non ci crederai, ma le bionde nordiche dell'est vanno alla grande).
    Le madri continuano a lavorare e delegano la maggior parte delle incombenze, riunioni dei genitori comprese.
    Mi sa che il sistemone ce lo dobbiamo proprio giocare!

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  3. Paolina, metto anche te nel sistemone del superenalotto?

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  4. A seguito delle rimostranze del mio compagno, specifico che anche io dormo distrutta sulla brandina, mentre lui cerca di disincagliare i bambini dal camion dei gelati. Non per questo comunque, lo spettacolo migliora agli occhi del fotografo.

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