mercoledì 10 novembre 2010

"Family life"

Questi giorni sono trascorsi serenamente tra orge di palazzo, arresti per furto, esternazioni contro i gay, indagini per favoreggiamento alla prostituzione e, infine, la Conferenza nazionale sulla famiglia, che, devo dire, potevano anche avere il buon gusto di non fare, considerato il tema imbarazzante che tratta.

La famiglia.

Qualcuno si ricorda cos'è? A che serve? Perché esiste? Ma esiste? Eh lo so, voi rivoluzionari che non siete altro passate le giornate a desiderarne una. A parlare solo di questo. Ma non avete molte speranze, perché, si sa, l'Italia è un paese reazionario e conservatore, per cui la famiglia non rientra certo tra le priorità. Il concetto di famiglia, per il Governo (non solo questo, eh) consiste in uomo + donna + figlio + figlio + figlio + nonni + casa pulita e cena pronta. Si tratta di un nucleo però completamente avulso dal contesto sociale ed economico nel quale viviamo. Cioè, è come se parlassero di entità che abitano nel boschetto della loro fantasia. E la dimostrazione ce l'abbiamo appena aggiungiamo la variabile LAVORO tra gli addendi della formula familiare del Governo. Aggiungendo il lavoro, il risultato cambia così: uomo (lavoro) + donna (lavoro) + figlio. Se va bene. I nonni stanno a casa loro, la casa non è più pulita e la famiglia deve andare a cena fuori o comprare costosissimi surgelati o piatti pronti, il che li obbliga a guadagnare (e lavorare) di più, finendo in un circolo vizioso infinito. E comunque scordatevi i figli. C'è ancora un'alternativa, che riabilita i nonni: uomo (lavoro) + donna + figlio + figlio + figlio + nonni. Cioè, l'uomo lavora, la donna sta a casa con i figli e i nonni pagano le spese e la casa. Non se ne esce. Ovviamente, noi che siamo il futuro, noi che traghetteremo il paese verso la modernità, viviamo tutti in case lerce con frigoriferi vuoti e ci nutriamo di tartine agli aperitivi per non doverci cucinare una cena. Qualcuno ha dei figli, di solito nati da coppie di fatto che non se la sono sentita di mettere una firma sul loro roseo avvenire. E questi figli crescono, peraltro molto amati, con il must di indossare sempre le pantofole a casa, per non sporcarsi le calze. Mio figlio mi dà spesso una mano raccogliendo le briciole dal pavimento (quando non se le mangia).
Tempo fa ho letto un articolo che diceva che gli uomini hanno guadagnato in media 18 minuti in più al giorno per stare con i bambini. Le donne invece hanno perso dei minuti per stare di più al lavoro. In questo scambio di minuti però, nessuno si occupa più delle faccende domestiche. Oggi invece apprendo che non è così, e che le faccende domestiche, in un modo o nell'altro, sono sempre compito della donna. Perfino nei casi più estremi, in cui la donna è laureata, lavora e non ha figli. Anche in quel caso il compagno farà sempre meno di lei in casa. Non stento a crederlo. Per chi volesse approfondire, può leggere questo articolo, che ha fatto un discreto scalpore in rete.
Quello che capisco dall'indagine dell'Istat, è che io sono l'unica che vive in una casa mediamente sporca, non stiro le lenzuola e ho un database fornitissimo di ristoranti che fanno servizio a domicilio. Pare che le altre donne infatti, per quanto lavorino, non smettano di occuparsi delle faccende domestiche. È più forte di loro: non riescono a mollare. Eppure, fra la mia cerchia di conoscenze, i maschi domesticamente attivi sono tanti. Cucinano, lavano, stirano, e qualcuno particolarmente zelante, si lamenta anche dell'imperfezione del lavoro della compagna, pretendendo di dare lezioni su come si passa lo straccio bagnato sul parquet (posso portare testimonianze audio e video su questo). E allora? Allora niente: dobbiamo prendere atto di essere una minoranza di rivoluzionari per nulla rappresentativa del resto dell'Italia. E farci invitare più spesso a cena dalla maggioranza.

11 commenti:

  1. Stamattina ho deciso di bere il mio caffellatte davanti al pc e ho trovato questa meraviglia per iniziare la giornata.
    Pagherò questo momento di pigro edonismo col tour de force della moglie (posta,lavanderia,mercato,supermercato,banca,pranzo-non-surgelato) ma confortata dalle tue parole.
    Dimenticavo: non sono una casalinga, ma un ex lavoratrice disoccupata che sembra dover giustificare continuamente il suo nuovo status di "mantenuta".
    Buona giornata!

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  2. tu non sai come ti capisco, purtroppo mi sono impuntata e le cose con mio marito stanno andando a rotoli....ho 4 figli che devo seguire solo io un attività che per carità porta avanti lui, ma l'amministrazione la devo fare io, senza parlare che i fine settimana devo lavorare alla cassa con il pupo in braccio e lui che si lamenta del fatto che gli da fastidio quando piange....sono stanca...mi sembra di non essere capita...uff...stamattina l'ultima stavo portando in lavanderia i panni sporchi e gli ho detto porta giù il pannolino sporco mi ha guardata fatto un ìo sbuffo oin faccia e detto puoi farlo no?!!

    pieffe anche io ho sempre lavorato l'attività è nostra ma adesso che sono a casa per modo di dire perche amministro comunque l'attività mi ha detto diverse volte io lavoro e tu sei tutto il santo giorno a casa...abbiamo una pizzeria d'asporto se vorrebbe la mattina potrebbe poprtarsi il cucciolo e darmi la possibilità di fare le pulizie di fatto lavora solo la sera la mattina fa preparazione prima non era cosi...facciamoci coraggio insieme

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  3. Ho letto ieri l'articolo che riporti e attendevo un tuo commento!
    Mi ritrovo a lavorare a 40 km da casa per 32 ore settimanali (fino a fine dicembre e poi vivrò di disoccupazione?), con figlio in seconda elementare seguito praticamente ed esclusivamente dai nonni materni per compiti e ritiro da scuola, marito che lavora a 20 km da casa (gli è andata meglio!) iscritto al conservatorio di musica di Udine... perchè è bello coltivare le proprie passioni... ma comunque preparare il tavolo per la cena e sparecchiare la tavola è un aiuto notevole in casa....
    Ebbene io continuo a cercare nuove ricette per preparare cibi sani e decenti alla mia famiglia!!! Insisto nel preparare i biscotti Macine a casa, a fare il pane a casa, le marmellate e quanto altro....
    Mi sento proprio la classica e tanto discussa, donna lavoratrice-madre-moglie che si rilassa nell'andare a fare la spesa! Un assurdo!! e continuo a pensare che 'quado mio figlio sarà grande'.... oppure 'quando sarò in pensione' (ma quale pensione??) mi dedicherò alle mie passioni

    che tristezza!!
    Con gli uomini, come con i bambini, bisogna continuamente dire le cose - per favore, mi fai questo? mi fai quest'altro? Fai così, fai colà! -
    e l'aiuto arriva... altrimenti.. nel mio caso almeno il divano è una tentazione forte!!!
    insomma gli uomini si sposano per trovare una seconda mamma... ma allora sono le mamme che rovinano i figlio maschi e non gli abituano fin da piccoli alle piccole cose.... ma se la mamma lavora, ha tempo per insegnare ogni giorno le 'buone maniere???'
    insomma è un circolo vizioso!!!!

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  4. Per la mia esperienza devo dire che l'equazione donna=lavori domestici è purtroppo spesso portata avanti dalle donne stesse. Immagino non tutte, ma mi capita di sentir parlare le amiche sulle ore passate a stirare come fosse la cosa più scontata del mondo, e non vedo perché, quando nella coppia lavorano entrambi. Lo scandalo mi è piombato addosso quando ho scoperto che una conoscente, che lavora full time, torna a casa e si ritrova tutto da fare, cena, pulizie, ferro da stiro, tutto e proprio tutto. E sapete lui che fa? niente, è disoccupato. Ma la donna è lei no? E' così che lei stessa giustifica la situazione, e non aggiungo altro.

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  5. PiEffe, mi stai forse invitando a cena?
    :)
    Comunque, il concetto di donna "mantenuta" lo trovo valido soltanto in quei casi in cui il marito lavora e lei non fa assolutamente nulla. Nel senso che non lavora, non lava, non stira, non fa da mangiare e passa il tempo soltanto a spendere i soldi del marito. Ecco, allora sì che si può parlare di mantenuta. Come quando eravamo giovani e stavamo a casa dei nostri genitori che, appunto, ci mantenevano. In quell'epoca aurea non dovevamo preoccuparci di andare al mercato, di trovare nuove ricette, di stirare. Al massimo apparecchiavamo. Capirai...
    In tutti gli altri casi, dove la donna si occupa della casa, il concetto di mantenimento viene meno, perché quello è, a tutti gli effetti un lavoro. Chi non lo riconosce (e sono la maggioranza, Governo compreso e, ahimè, anche gli uomini più insospettabili), pecca di superficialità e arroganza.
    A questo proposito, cara Mamma Papera, probabilmente per tuo marito anche tu sarai la mantenuta della situazione, nonostante tu lavori e ti occupi di casa e figli. Come vedi, per evitare di essere etichettata in questa maniera non basta nemmeno avere un lavoro. Segno che il problema sta nella mentalità di chi ci è vicino. O meglio, lontano.
    Alla fine, ha ragione Mumay, che dice che sono le donne a portare avanti il binomio donna-casa, ovviamente con il comodo benestare degli uomini. E allora, se la tentazione del divano è forte, forse faremmo meglio a cedervi. E senza sensi di colpa.

    Comunque mi avete mandata in depressione.
    :)

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  6. oddio benedetta nn volevo certo mandarti in depressione....ho aperto il mio oblog per essere capita almeno lì e sono contenta di aver trovato donne come voi "con le palle"

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  7. io sono nella tua minoranza!!! mio figlio mangia il cinese!!!
    però io dalla mia un marito, che mi mette i piatti in lavastoviglie e che sa fare (lo dice lui, e forse è vero) le faccende di casa meglio di me!!!

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  8. Capitata qui per caso, mi presento: sono Laura insegnante (ma lavoro a 110 km da casa), con figlio di 4 anni e un fidanzato categoria come brilla l'acciaio quando passo io(ma è terribilmente vero). Non ho la passione per la casa, ma mi piace cucinare a patto che qualcuno sistemi il casino in cui lascio la cucina. Non stiro, ma è un'azione ecologista (vuoi mettere il risparmio di energia), non rifaccio il letto tutti i giorni (si formano meno acari). A casa nostra le pulizie si fanno una volta a settimana, il sabato mattina: il piccolo spolvera, io aspirapolvere e straccio, l'uomo santo, i bagni (è strepitoso). Sono stata fortunata, quando l'ho incontrato non me lo sono più lasciata scappare.
    Buona giornata

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  9. Cara Laura, fossi in te manterrei il riserbo. Certe notizie è meglio tenerle lontane da orecchie indiscrete, tipo quando vinci 74 milioni di euro al superenalotto :)

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  10. MAMMOZZA SAI ANCHE IL MIO ERA COSI...BEI TEMPI

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  11. ti dico solo che io ho scelto assoldare a mie esclusive spese una signora che mi fa le pulizie in casa per una convivenza quieta...
    valentina

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