Va bene, rassegniamoci, Natale è alle porte. Ho incontrato più di qualcuno che ha già approfittato dei benevoli sconti di qualche libreria per iniziare a comprare i primi regali. Io in genere appartengo a quella categoria di disorganizzati cronici che passano tutto il periodo prefestivo ad ascoltare canzoncine fatte di slitte, gnomi e campanellini, e poi si ritrovano il 24 pomeriggio a dover fare una sorta di triathlon degli acquisti: arrivi con la macchina, cerchi posteggio per due ore, torni a casa per lasciare la macchina, prendi l'autobus, fai il tuo percorso di corsa per le strade della tua città e poi strisci di nuovo a casa. E poi mi dicono che non faccio abbastanza attività sportiva. Io, con le calorie che brucio il giorno della vigilia, posso permettermi tutti gli stravizi delle feste senza mettere su nemmeno un chilo.
L'avete scritta la letterina? O, detto in modo trendy, che fa tanto più figo: ce l'avete la wish list? Avete comunicato a tutti che regalo volete per Natale? Come sempre, il settore tecnologico andrà per la maggiore. Un telefonino nuovo serve sempre. Un lettore mp3. Una cornice digitale. Poi ci sono i grandi classici: libri e musica. Io non ce l'ho una wish list. Ma ho ben chiara la thriller list, cioè la lista di regali che non vorrei mai ricevere. Tra questi annoveriamo composizioni di biancheria per la casa a forma di cigno che racchiudono una pirofila di ceramica, l'ultimo profumo di Calvin Klein, pantofole con foggia anni 20 in pelo sintetico blu fluo, copertine in pile, copertine in lana, copertine con fantasie trapuntate della nonna, scaldotti, scaldamuscoli, borse dell'acqua calda a forma di papera o di qualsiasi cosa che abbia la presunzione di sembrare divertente. Sono tutti regali che negli anni ho realmente ricevuto, e che non ho nemmeno potuto riciclare per non perdere la faccia. Beh, dai, arriviamo al dunque. Sapete qual è il regalo più ambito per le donne a Natale? Sapete che cosa ha in serbo il marketing della Nikon per noi? No, niente gigolo. No il viaggio ai tropici no. Un 10% in più di quote rosa? Nemmeno. Niente di tutto ciò. E niente che vi possa interessare, quindi. Il marketing della Nikon, tenetevi salde alle vostre sedie, anzi, ai vostri fornelli, al vostro carrellino della spesa, alla vostra mensola dei detersivi, vi regalerà un aspirapolvere! Frenate l'entusiasmo: non a tutte. Solo a quelle che acquisteranno una nuova Nikon (per regalarla al marito, immagino, perché voi cos'avrete mai di tanto interessante da fotografare, il cesso pulito?). Vi faccio vedere l'annuncio, segnalatomi da Sabrina.
L'annuncio continua, spiegandoci che si tratta di "un'occasione fantastica per regalarti l'esclusivo robot aspirapolvere che pulisce da solo casa e che assicura la pulizia totale di qualsiasi superficie, fino all'ultimo granello di polvere!" La conclusione esalta un binomio che noi tutti abbiamo sempre condiviso: "Oggi regalarsi il massimo della fotografia, ti regala il massimo della pulizia!" Voglio dire, si sa che quando si parla di macchine fotografiche, la prima cosa che ti viene in mente è se hai pulito casa.
A dire la verità, quando ho appreso dell'autonomia di questo robot, che pulisce tutto da solo, ho pensato subito a una sorta di mutante con doti igieniche sovrumane. Una specie di Wolverine che al posto delle lame affilate, sfodera tutti gli adattatori per raggiungere ogni anfratto dell'appartamento. Ho anche fantasticato sessualmente su di lui. Ma non ci sono cascata. Quando ti regalano qualcosa, non si tratta mai di nulla di così eccezionale.
Insomma, papà ha la sua bella Nikon nuova, e la mamma l'aspirapolvere che ha sempre desiderato. Così sì che la coppia può dirsi veramente felice. Credetemi, facendo questo lavoro ne ho viste veramente tante di boiate. Molte le ho fatte io stessa. Ma un volo pindarico come questo non l'avevo ancora visto. Intendo, va bene ricevere il morbido orsetto quando compri l'ammorbidente, vanno pure bene le 16 bottiglie di vino con l'enciclopedia, ho visto addirittura regalare buoni benzina per l'acquisto di un'etichettatrice professionale, che comunque si restava nell'ambito aziendale, ma l'aspirapolvere con la macchina fotografica mai. E la proposta stride perché sono due mondi anche concettualmente lontani: tecnologia/lavori domestici, creatività/manualità, uomo digitale/donna analogica. Se proprio volevano dirci che la tecnologia è finalmente entrata nel settore domestico e fare tanto i moderni, non dovevano toglierci la libertà di sceglierci il nostro regalo di Natale. Avrebbero potuto pure pensare che, forse, ci sono donne che usano molto bene la macchina fotografica e molto male la scopa. E uomini che invece sono bravissimi a lucidare, ma pessimi a fotografare. Non so perché, ma mi è venuta un'insana voglia di rispolverare (questa sì) la mia vecchia Canon col rullino, per immortalare un Natale all'insegna della vera tradizione.
Ma è abberrante!!! L'unica "coppia felice" qui sarà quella dei rispettivi avvocati ;-)
RispondiEliminaMa che tristezza.........
RispondiEliminaQuando l'ho vista sono rimasta basita. Se non amassi così tanto la mia macchinetta, mi sarebbe venuta voglia di fare un lancio, così in segno di spregio.
RispondiEliminaHo ancora una comunicazione meravigliosa in serbo per te, devo solo recuperarla! Buona giornata
ma a chi hanno affidato la realizzazione di questa pubblicità??al nonno che s'è fatto anche la prima guerra mondiale??
RispondiEliminaPer tua info in cima alla mia wish list c'è la pace nel mondo, come ogni anno, e la caduta del governo, sempre come ogni anno.
RispondiEliminaE ti ringrazio per lo spunto, mio padre sarà felicissimo di ricevere un aspirapolvere nuovo a Natale.
miss robi
Robi, adoro avere dei lettori così impegnati come te.
RispondiEliminaa me sembra che la donnina disegnata sulla mano abbia un'espressione alquanto atterrita! è già entusiasta del suo futuro regalone!
RispondiEliminagiada
questa è allucinante!!! non l'avevo ancora letta!!!
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