venerdì 19 novembre 2010

Urgente! Inizia il corso del quasi perfetto casalingo

Lo so, quello che sto per dirvi arriva tardi ed è solo colpa mia. Ma ho avuto veramente una brutta settimana (posso lamentarmi anch'io ogni tanto?). Adesso, finalmente seduta sul treno che da Milano mi riporta a Trieste, posso prendermi il mio Aulin e sperare che tutto il mondo che ho ora sulla cervicale si disperda sui binari. A dire la verità, il miglioramento è già iniziato al momento della partenza (sarà un caso?), quando ho incontrato due amiche di vecchia data. Abbiamo parlato di lavoro, di treni (!), di noi, di tutto, di niente. Probabilmente una conversazione che con un vecchio amico non avrei potuto avere. Non so perché, ma ho questa sensazione. Soprattutto per le questioni di lavoro. Trovo sempre un certo sguardo alienato quando parlo di lavoro a un interlocutore maschio. Come se volesse dirmi: "Ma va? E tu che ne sai di queste cose? Parlami dei bambini, piuttosto". Ma forse sono solo manie di persecuzione. Fatto sta che adesso sto meglio. Ieri pomeriggio, sotto un diluvio che avrebbe inquietato anche Noè, ho incontrato un'altra degna rappresentante della blogosfera femminile: Stefania Boleso, nota alle recenti cronache per aver lavorato dieci anni come responsabile marketing di un'importante società internazionale, ed essere stata poi fortemente incentivata ad occuparsi della sua maternità. Vi piace come eufemismo? Ma, come si dice, ciò che non ti uccide ti tempra, e adesso Stefania, come una moderna Fenice, è risorta dalle ceneri costruendosi una nuova vita professionale. Ma come al solito sto divagando. Dev'essere l'Aulin.
Quello che in realtà volevo segnalarvi, me lo suggerisce Stephanie in un'e-mail, dicendomi: "Un mio amico è stato eletto da poco segretario del PD del suo comune. La prima azione che vuole proporre ai concittadini è: 'Il casalingo quasi perfetto'". Cliccate sul link. La mia amica è intenerita da questa lodevole iniziativa. E anche un po' preoccupata per l'esito che potrà avere. E sicuramente io non miglioro la situazione, visto che posto la notizia poche ore prima dell'evento. Ma comunque mi pare utile segnalare l'esistenza di un uomo, che è anche un politico (cosa che amplifica l'importanza della notizia), che si pone una questione che in genere né gli uomini, né i politici si pongono. Voglio dire, ci vuole una bella sensibilità per dire: "Ci si lamenta che mancano le donne in politica e noi cosa facciamo? Proponiamo percentuali. Molto spesso l'uomo non partecipa nei lavori domestici obbligando di fatto la donna a lavorare oltre il proprio orario lavorativo." Anzi, c'è il sospetto che ci sia una ghost writer alle sue spalle. Ma non maligniamo come al solito. La proposta di allevare giovani casalinghi è semplice ed eticamente, socialmente, economicamente, politicamente utile. Ci voleva tanto? Verrebbe da chiedersi. Magari nessun uomo si iscriverà al corso. Pazienza. Ma è comunque positivo anche solo sollevare la questione. E per una volta, non dobbiamo farlo noi donne.
E qui chiudo, perché sono arrivata in stazione. Mi sta tornando il mal di testa, per cui perdonate refusi, deliri e approssimazioni di questo post. Domani mi saprò rifare.
Buonanotte.

4 commenti:

  1. non credo che gli uomini siano interessati a diventare il casalingo perfetto, neanche quasi perfetto. Se fare i lavori di casa fosse bello, o anche solo vagamente interessante, li farebbero loro e noi staremmo qua a protestare perchè non c'è divisione equa dei compiti ecc. I lavori di casa fanno schifo ed è per questo che li fanno le donne, che sono storicamente campionesse nel farsi appioppare tutte le rotture di palle. miss robi

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  2. Ho dato un'occhiata alla pagina FB...
    Solo due iscritti. Non che avessi dubbi, ma la speranza è sempre l'ultima a morire.
    Peccato, perché l'iniziativa mi sembrava lodevole.
    P.S. Qui continua a piovere. Quindi non sei tu la responsabile di tutta quest'acqua... :-)

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  3. Robi, una volta gli uomini sapevano rifarsi il letto alla perfezione perché lo imparavano al servizio militare. Imparavano anche a tenere pulite le scarpe e in ordine la loro roba. Vedi che l'esercito alla fine aveva una sua utilità?
    Stefania, no, non ero io: a Trieste non piove :)

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