Avete mai fatto un giro sui siti web dedicati alle donne? Sono universi paralleli, in cui tutte le donne dotate di una connessione Internet circolano approfondendo le tematiche che stanno loro più a cuore. Ne ho qui davanti uno a caso, il cui menu è così composto: Home / TV / Diventare mamma / Leggi e diritti / Bellezza / Gossip e pettegolezzi / Casa / Cucina / Moda
Fra i post più votati, ci sono quelli che parlano di congedo di maternità facoltativo, di stalking e di trofie con salsiccia. E non posso fare a meno di sollevare un problema di comunicazione. Gran parte di questi siti e blog nascono "dalle donne e per le donne", che di per sé è già una sorta di autoghettizzazione, ma la questione seria è: che immagine possiamo dare all'esterno se ci presentiamo in questo modo? Che credibilità può avere una donna, non solo davanti a un uomo, ma anche davanti a un'altra donna? È come se il Presidente Obama, durante un incontro diplomatico, raccontasse dei suoi problemi di emorroidi (non è vero che Obama ha le emorroidi, era solo per rendere l'idea, stiamo calmi). Cioè: siamo in un contesto ufficiale e formale. Chissene frega se hai le emorroidi. O se hai litigato con tua moglie. O se hai una passione smodata per i bonsai. Se si sente la necessità di aprire un sito in cui vengano trattati gli argomenti che mancano sui siti più generalisti, come ad esempio la maternità e la tutela delle pari opportunità, perché annacquare tutto con consigli per la gestione della vita domestica o con gli aggiornamenti degli ultimi pettegolezzi? Voglio dire: se a una donna interessa sapere se la Canalis sta ancora con George Clooney, per prepararsi a prenderne il posto (mettiti in fila, bella), è libera di accedere direttamente al sito ufficiale di uno degli innumerevoli giornali di gossip. Invece, per estensione, i siti femminili impostati in questo modo, dicono che il nostro mondo è questo: fatto di battaglie per le pari opportunità e di trofie con salsiccia. Un paradosso. Vogliamo uscire dai luoghi comuni che ci legano a un'immagine di esseri inferiori e poi li ribadiamo nei siti che ci rappresentano. Se invece l'intento era quello di dire che siamo persone complete e piene di interessi, allora dovrebbero essere presenti nei menu di questi siti anche le categorie di: Libri / Viaggi / Teatro / Attualità / Economia / ecc.
Su Facebook qualcuno si chiedeva da dove potremmo iniziare a cambiare le cose. Beh, intanto imparando a fare a meno dei siti dedicati alle donne. Se proprio vogliamo cucinare le trofie, possiamo sempre collegarci al sito del Cucchiaio d'argento.
... volevo postare una ricetta :D
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