giovedì 23 settembre 2010

Donne (americane) in politica

Pare che il consigliere economico della Casa Bianca Larry Summers sia stato appena licenziato da Obama, in seguito a un cazziatone che un'elettrice ha fatto in diretta proprio al Presidente degli Stati Uniti. Circola su youtube il video in cui Velma Hart ("40 anni, afroamericana, due figlie, ex militare, oggi direttrice finanziaria di un'associazione di veterani dell'esercito nel Maryland" riporta forse un po' troppo minuziosamente l'articolo di Repubblica.it), interviene in un dibattito televisivo, chiedendo a Obama per quanto tempo ancora la situazione economica rimarrà immutata e senza interventi risolutivi. Dice testualmente: "Mio marito e io credevamo di esserci messi dietro le spalle gli anni in cui tiravamo avanti mangiando hot dog e fagioli in scatola, e invece cominciamo a capire che questo potrebbe essere il nostro futuro". Si dice che questo intervento abbia accelerato il processo di "rinnovo" dei collaboratori del Presidente, portando all'allontanamento di Summers, teorico, fra le altre cose, dell'inferiorità delle donne nelle scienze esatte. L'ironia della sorte - e anche un pizzico di giustizia divina - ha voluto che Summers venga probabilmente sostituito da una donna. Forse Ursula Burns, presidente della Xerox, forse Ann Mulcahy che fu chief executive della stessa Xerox, forse Rebecca Blank che oggi dirige l'agenzia federale del censimento, forse Laura Tyson che fu consigliera economica di Bill Clinton. Il toto nomi potrebbe proseguire ancora per molto. Ma mentre leggo l'elenco mi prende lo sconforto: se in Italia dovessimo sostituire uno dei consulenti di Tremonti chi potremmo scegliere? Le donne che ricoprono ruoli di responsabilità all'interno delle aziende ci sono, ma in che percentuale? Con che visibilità? Chi le conosce? O meglio: chi le vuole conoscere? Perché ho come l'impressione che queste donne stiano lavorando nell'ombra, senza dare troppo nell'occhio? Perché ho l'impressione che quando la Marcegaglia s'interfaccia con il governo, nessuno se la fili? Non so, magari è solo una mia impressione. 

Comunque, al prossimo dibattito politico su Rai 1, proverò anch'io a dire che sono stufa di come sta andando l'economia e a chiedere quanto dovrò aspettare per degli interventi veramente risolutivi. E per quanto tempo ancora dovrò mangiare hot dog e fagioli in scatola. A questo punto mi aspetto come minimo che salti qualche testa al Ministero del Tesoro. Su Repubblica mi aspetto che esca un articolo che dica che Benedetta Gargiulo, 35 anni, di razza bianca, due figli, oggi titolare di un'agenzia di pubblicità, ha accelerato il processo di ricambio dei consiglieri del Governo. Perché no? Sì, lo so, gli americani sono fuori di testa. Noi siamo più seri. Mica è sufficiente che un'elettrice qualunque faccia sentire la sua voce per ottenere un cambiamento politico! Sarà invece normale che a un mio ipotetico intervento a Porta a Porta, Vespa mi accompagni gentilmente fuori palpandomi il sedere e qualcuno dei suoi ospiti stemperi la tensione facendo la battuta che le donne, se non vogliono mangiare hot dog e fagioli in scatola, dovrebbero tornare ai fornelli e cucinare qualcosa di buono come si faceva una volta. Ah ah ah.

2 commenti:

  1. Questo post è troppo alto per noi donne che, come vedi, non abbiamo nulla da commentare.

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  2. Hai ragione. Avrei dovuto mettere quantomeno la ricetta di un hot dog.

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