martedì 14 settembre 2010

L'onnipotenza delle donne

Prendo spunto dal commento di Roberta al post Supermercato 1.
Lo sguardo pietista delle signore anziane nei confronti di uomini alle prese con "faccende da donna", tipo prendersi cura di un bambino, ha radici lontane. Nasce quando l'uomo usciva dalla caverna a procacciarsi il cibo, mentre la donna accudiva la prole. Ma non voglio e non posso addentrarmi in considerazioni sull'evoluzione della civiltà umana, perché mi mancano le adeguate conoscenze antropologiche, sociologiche e storiche. Piuttosto, mi viene da considerare un periodo un po' più recente, in cui l'uomo usciva di casa per lavorare e procacciarsi il denaro, mentre la donna accudiva la casa e la prole.
Fino a qualche decennio fa, prima della diffusione della lavatrice, della televisione e del rock&roll, si viveva in maniera molto più sobria: si passava gran parte del tempo libero in casa, o nelle piazze, o si facevano delle brevi escursioni nei dintorni. I bambini erano tutti vestiti uguali, si rattoppavano i pantaloni e le camicie, in pochissimi avevano la macchina, e la domenica si mangiava come se non ci dovesse essere un domani.
Poi è successa una cosa, un cambiamento profondo. L'uomo ha inseguito con avidità il mito della crescita economica, creando da una parte prodotti sempre nuovi da piazzare sul mercato, dall'altra nuove esigenze da soddisfare. Il risultato è stato che in poco tempo uno stipendio solo in famiglia non bastava più per mantenere uno stile di vita adeguato alla crescita economica, e tutto il sistema economico e sociale che l'uomo aveva diretto e controllato fino a quel momento, paradossalmente  per colpa (o per merito) suo, si è dovuto aprire al contributo delle donne.
Le donne, grazie all'aiuto degli elettrodomestici creati dall'uomo, hanno avuto più tempo libero. Ma per pagare tutto questo ben di Dio si sono messe a lavorare. E a molte è anche piaciuto.
A questo punto, un ipotetico alieno sbarcato sulla terra potrebbe dire: "Bene, ecco che si è raggiunta la parità tra uomo e donna sul vostro pianeta. Tutti lavorano e tutti si occupano delle faccende domestiche e dei figli". E invece siamo costretti a spiegare all'alieno che la donna ha iniziato a lavorare continuando a occuparsi come prima della parte domestica. L'alieno, incredulo, domanda: "Ma scusa, ma l'uomo cosa fa quando torna a casa dal lavoro assieme alla donna?"
"Niente. Si siede sul divano e accende la TV"
"E la donna non gli dice niente?"
"Sì, s'incazza perché non si è tolto le scarpe e non ha usato le pattine"

Diciamo, se tutte le donne, una volta entrate nel mondo del lavoro, avessero consegnato ai loro mariti dei fogli excel in cui ogni aspetto della vita domestica fosse equamente distribuito, oggi non saremmo così pieni di contraddizioni sulla parità dei sessi. Ma invece di fare questo, le donne si sono prese carico di tutto, sviluppando parallelamente una sorta di delirio di onnipotenza, sfociato poi nel luogo comune che le donne sono migliori degli uomini. Ecco lo sguardo pietista delle anziane sugli autobus: quel povero incapace di padre, si illude di poter portare il figlio in autobus senza farlo volare dal finestrino alla prima curva, ma non ce la farà mai. E si arriva al paradosso: la vecchia che si alza e cede il posto all'uomo di 40 anni.
L'alieno non si capacita. Sarò costretta ad approfondire l'argomento in altri post.

6 commenti:

  1. Ci sono, per fortuna, dei bachi nel sistema: a casa mia (abitata da me e dal mio compagno) la persona che s'incazza perché l'altro non si è tolto le scarpe e non ha usato le pattine non sono io.

    E ho una discreta lista di situazioni personali che mettono in crisi il luogo comune, ma non siamo qui per parlare di me. Anche se lui che si preoccupa di mettere il brillantante e il sale nella lavastoviglie è meraviglioso!

    Però, alla fine, torniamo sempre lì, perché la conclusione è che l'uomo di casa sono io. E allora riecco ristabiliti i ruoli a cui noi siamo solo una simpatica eccezione.

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  2. Sì, ma infatti si faceva riferimento a generazioni di donne più in là con gli anni. Quelle che provano compassione e godimento allo stesso tempo, nel vedere un uomo in difficoltà con mansioni che la donna è abituata a fare da sempre. Io per esempio, non avrei avuto alcuna pietà.

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  3. In certe case nessuno ha voglia di far ordine o stendere la lavatrice, e come si fa? Si assolda una colf-domestica-signora delle pulizie-donna delle pulizie. Chiamala come vuoi, sempre femmina è. Chi la sceglie? La sceglie lei, chiedendo nominativi alle amiche, alla mamma, alla vicina di casa. E chi la istruisce? Quella di prima, che si prende un permesso dal lavoro per spiegare alla signora in questione come vuole venga lucidata l'argenteria (ce l'ha ancora qualcuno?). Avevo altro da scrivere ma me lo sono dimenticato, mi sono addormentata sul divano, come un vero uomo.

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  4. non è un luogo comune!le donne sono migliori degli uomini. E' una capacità non originaria, bensì sviluppatasi nei secoli, un po' come la capacità dei gatti di far finta di assecondare i padroni.Mi vengono in mente solo esempi 'in perdita': perdita del pelo, della coda, delle dita palmate... noi donne siamo un po' come l'uomo di atlantide, invece, abbiamo acquisito alcune capacità medianiche, tipo l'olfatto ipersviluppato che sente la puzza del pannolino dimenticato in un cassetto o lo sciacquone non tirato. O, anche, la vista della polvere annidata negli angoli o le macchie incrostate di cibo sui vestiti dei bambini. Per non parlare della maestria di caricare una lavastoviglie. (eppure a tetris ci giocano loro)

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  5. vorrei avere un uomo tanto tanto tanto disponibile ad aiutarmi, come lo sono io a letto.

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  6. Quest'ultimo commento è così pieno di significato da farmi rimanere senza parole. Merita un post tutto per sé.

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