venerdì 5 novembre 2010

Il bello e la bestia

Scusate se insisto, ma il mondo delle favole e dei film Disney continua a turbarmi profondamente. Soprattutto recentemente, dopo le ultime due settimane di bora che hanno definitivamente scardinato la parabola di Sky, lanciandola appunto nello sky, i bambini non hanno più i loro canali dedicati dove tutto è equo e solidale, dove i Teletubbies sono sempre molto gentili fra loro e non si prendono mai a clavate, da dove in ogni cartone animato è sparita l'ingiustizia, il dolore, la paura. Probabilmente stiamo allevando dei serial killer, ma lo scopriremo soltanto fra una decina d'anni. Comunque, in assenza di segnale, torna in auge il buon vecchio lettore dvd, che ci fa vedere centinaia di volte sempre gli stessi film. Di Biancaneve e Cenerentola abbiamo già parlato ne "I sogni son desideri". Ho parlato degli Incredibili. Ma poi ne scopro sempre di nuovi, e non posso fermarmi. Oggi vi parlerò de "La bella e la bestia". Non ci girerò tanto intorno, ma farò subito una domanda diretta: sarebbe verosimile la versione maschile della Bella? Cioè, sarebbe plausibile Il bello e la bestia? Un uomo carino, dolce, colto e profondo al punto tale da guardare oltre l'aspetto esteriore della donna (bruttissima e cattivissima) e innamorarsene? Dubito. Magari la bruttezza potrebbe pure essere superata, ma la cattiveria no. E comunque la bruttezza si perdona molto di più a un uomo che a una donna. La Bestia del film è un uomo che, oltre a essere orrendo, è anche un bastardo incredibile. La donna brutta invece, di solito, deve sempre compensare con una bontà d'animo fuori dal comune. Fateci caso. Anzi, di solito il bastardo "chiama" di più. Ce lo insegna da trent'anni Marco Ferradini con Teorema. Ma la donna scorbutica no. Non va bene. La scelta deve essere per forza tra bella e buona. Guardate, l'esempio lampante ce lo dà proprio la Disney stessa, in cui tutte le donne brutte e cattive fanno sempre, inevitabilmente, una brutta fine. Vi viene per caso in mente una storia in cui sia un uomo a finire male? Potremmo dire qualcosa sul cacciatore incaricato dalla matrigna per uccidere Biancaneve. Ma no, perché alla fine si pente e le dice di scappare. Poi? Crudelia Demon, Ursula della Sirenetta, la matrigna di Cenerentola (e le sue figlie), la matrigna di Biancaneve...Ah sì! Il maggiordomo degli Aristogatti. Ma ben poca cosa in confronto alla perfidia di una Crudelia che ha addirittura il coraggio di farsi la pelliccia col pelo dei cuccioli. Insomma, la cattiveria (e la bruttezza) è donna. C'è poco da fare. E con mio grande sgomento, scopro che il mio primogenito ha già fatto suo il trinomio brutto-cattivo-donna, fermandosi impaurito davanti a ogni anziana con la borsa della spesa che incontriamo per strada. Gli anziani maschi invece vanno bene. Perché fanno tanto Geppetto.

1 commento: